Vuoi sapere se un cibo è commestibile? Non guardare la data di scadenza

Vuoi sapere se un cibo è commestibile? Non guardare la data di scadenza

Sprechiamo un sacco di cibo, questa è la verità. E in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo da anni forse non è una bella abitudine. Il problema è che viviamo ossessionati dalle date di scadenza dei prodotti che consumiamo e conserviamo, ma spesso ci dimentichiamo del fatto che quelle date non indicano  limiti invalicabili, al di là dei quali i prodotti in questione non sono più commestibili. Al contrario, per la maggior parte dei prodotti confezionati quella data indica semplicemente il limite entro cui i prodotti in questioni sono “perfetti”, e forse è una buona idea ricordarsi che rimangono tranquillamente consumabili ancora per un po’.

Attenzione, questo non vuol dire che dobbiamo rischiare e fregarcene della data di scadenza riportata sulle confezioni, ma magari informarci sull’effettiva durata degli alimenti che abbiamo in frigo potrebbe essere una buona idea per non sprecare cibo, e risparmiare.

Informarci sull’effettiva durata degli alimenti che abbiamo in frigo potrebbe essere una buona idea per non sprecare cibo, e risparmiare

A venirci in soccorso è un sito americano, che raccoglie dati dalla USDA, dalla FDA e dall’US Center for Disease Control and Prevention. Il sito si chiama Still Tasty, contiene informazioni sulla conservazione e la durata di migliaia di cibi, che siano freschi o in scatola, precotti o cucinati. Scopriamo per esempio che se ci facciamo un panino con hamburger fatto in casa è meglio tenerlo nella dispensa a temperatura ambiente — dove resiste 3-4 giorni — piuttosto che in frigo, o che, se congelato, resiste al massimo 3 mesi. O ancora, scopriamo che una Coca Cola aperta la possiamo tenere nel frigo 2-3 giorni, che della carote fresche — anche tagliate — possiamo tenerle in frigo fino a tre settimane, o fino addirittura a un anno e mezzo in congelatore. 

E le uova? Be’, sappiate che la data di scadenza indicata sulla confezione serve solo ai supermercati come indicazione di vendibilità, in realtà durano fino a 5 settimane. E se non vi fidate c’è sempre la prova del nove della nonna: mettete le uova in una bacinella di acqua tiepida, se galleggiano significa che si è formata una bolla d’aria all’interno e che è meglio buttarle.

Insomma, la data di scandenza è importante, ma non è detto che sia la Bibbia di un cibo. Spesso, se conservati con cura, i cibi durano molto di più.

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