In fatto di red carpetgli americani sono sempre stati fortissimi. Eppure, il tappeto rosso che si distende da un pontile sul Lungomare Marconi, nel lido di una delle città più incantevoli del globo è del tutto italiano. Si apre la 72° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica che da sempre incoraggia la diffusione del cinema e di tutte le sue forme d’arte, di spettacolo e commerciali, favorendo il dialogo e la condivisione. Un evento che ha fatto la storia della laguna e dello Stivale, che rispecchia il gusto e l’eleganza del carattere italiano.
Conserva il primato di essere il primo festival cinematografico al mondo: oggi ce ne sono centinaia e Hollywood fu la prima a organizzare una serata di riconoscimenti per il cinema, ma a Venezia spetta il merito di aver pensato ad un festival che celebrasse la settima arte con proiezioni, personalità di rilievo e opere straordinarie. La prima edizione si tenne tra il 6 e il 21 agosto del 1932, che al contrario di quella attuale non fu competitiva: oggi invece l’iconico Leone D’Oro è sospirato da molti registi di grande spessore. Insieme a Berlino e Cannes, Venezia si distingue per la selezione di opere più indipendenti, d’autore, privilegiate (e non) dalla possibilità di realizzare un lungometraggio che non deve pensare agli incassi.
Quest’anno in gara dieci film, tra cui due italiani: Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio e Per amor vostro di Giuseppe M. Gaudino. Diretto dal noto critico Alberto Barbera, il Festival ospita anche le rassegne “Fuori Concorso” e “Orizzonti”, che raccolgono autori internazionali di grande rilievo e le nuove tendenze estetico-espressive della settima arte.