La storia di Alessandra (seconda parte): “di città in città”

La storia di Alessandra (seconda parte): “di città in città”

Con la storia di Alessandra, comincia la collaborazione tra Linkiesta e John Peter Sloan – La Scuola. Una collaborazione che unisce il racconto di storie di vita di giovani italiani che hanno deciso di costruire il loro futuro altrove e la vera competenza abilitante per farlo: la lingua inglese. Sono storie utili, queste. Perché offrono – divise in quattro puntate, una ogni sabato – spunti sui problemi che si incontrano nel vivere oltre confine. Ma anche e soprattutto perché danno l’opportunità di esercitare le proprie competenze linguistiche. Leggendo la storia nella sua versione inglese. Ascoltandola, grazie a una clip audio. Analizzandone alcune particolarità grammaticali. E provando a risolvere gli esercizi finali. Buon inglese, quindi!

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La storia di Alessandra: seconda parte (italiano)

Una delle maggiori difficoltà per chi vuole intraprendere una carriera all’estero partendo da zero è la ricerca di contatti, e uno dei modi in assoluto più efficaci è rimboccarsi le maniche e puntare dritto al proprio obiettivo. In questo modo, subito dopo il diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia Alessandra ha partecipato al “Annecy International Animated Film Festival” dove, dopo essersi letteralmente innamorata del cortometraggio “From Darkness” diretto da Nora Twomey, ha contattato direttamente lo studio di produzione che le ha proposto uno stage retribuito di otto mesi a Dublino.

«Finché non si ha il coraggio di fare il primo passo tutto sembra estremamente complicato, credo sia vero il detto “It seems impossible until it’s done” – spiega -. Dopo aver assistito a quel cortometraggio mi sono decisa a scrivere alla casa di produzione per propormi come stagista. Non sapevo se sperare in una risposta, in Italia spesso si ha l’impressione di scrivere a vuoto, la maggior parte delle volte nessuno dice nulla, nessuna risposta, né in senso negativo né positivo; ma prima di quanto immaginassi ho ricevuto una mail che mi dava il benvenuto alla Barley Films. Non hanno preteso che facessi alcun test, hanno dato un’occhiata ai miei lavori, hanno apprezzato ciò che facevo e mi hanno accettata in stage».

Da Dublino a Kilkenny il passo è stato breve. Il passaggio da una grande città a un più piccolo centro per avanzare nella carriera professionale è un fatto piuttosto insolito, ma l’uscita di The Secret of Kells era imminente e la casa produttrice aveva bisogno di animatori per poter realizzare il lungometraggio narrante la storia di Brendan, un ragazzino che per completare le ultime pagine del suo libro intraprenderà un viaggio che lo porterà per la prima volta fuori dalle mura della sua abazia. Come il protagonista della storia Alessandra raccoglie i suoi bagagli, materiali ed esperienziali, e si trasferisce a Kilkenny con in mano un contratto di 14 mesi retribuito.

«La ricerca della casa è sempre uno dei primi problemi da risolvere quando si cambia paese o città, a Dublino l’appartamento che occupavo era convenzionato con lo studio e lo condividevo con alcuni colleghi, soprattutto francesi. Quando si decide di affrontare una vita da expat è bene tenere conto che la condivisione dell’appartamento è quasi un passo obbligato, difficilmente si è così fortunati da poter vivere da soli; d’altro canto la condivisione con persone di altre nazionalità ti arricchisce sotto molti punti di vista e ti apre gli occhi al mondo. In vista del trasferimento a Kilkenny, dopo una serie di ricerche mi sono affidata a un sito molto chiaro ed efficiente www.daft.ie che mi ha permesso di trovare la casa che faceva al caso mio, è possibile selezionare tra infinite opzioni e scegliere il tipo di casa più confacente alle proprie esigenze, lo consiglio a chiunque stia cercando casa in Irlanda. Non mi è mai piaciuto vivere con lo zaino, quindi, pur sapendo che non avrei trascorso a Kilkenny tutta la mia vita, ho cercato una “vera” dimora irlandese eliminando dalla selezione sul sito le stanze e gli appartamenti anonimi, volevo un posto dove sentirmi realmente “a casa”. I proprietari dell’alloggio sono stati adorabili, avevo un criceto e un pianoforte e tutto ciò che ci si può aspettare da una casa che si considera definitiva, stabile, ma sapevo di voler tornare in Italia prima o poi».
 

The story of Alessandra (part 2) (english)

One of the major difficulties for those who want to pursue a career abroad from scratch is the search for contacts, and one of the most effective ways to do it ever is to roll up your sleeves and go straight to your goal. This is how Alessandra took part in the “Annecy International Animated Film Festival”, right after graduating from the Experimental Cinema Centre where she literally fell in love with the short film “From Darkness” directed by Nora Twomey. She then contacted the production studio directly that proposed her an eight-month paid internship in Dublin.

«Until we have the courage to take the first step, everything seems very complicated. I think the saying “It seems impossible until it’s done” is absolutely true. After watching the short film I decided to write to the production company to candidate myself as an intern. I didn’t know whether to hope for a response or not.. in Italy you often get the impression of writing uselessly, most of the time no-one says anything, no answers of any kind, either positive or negative – but one day, out of the blue, I received a welcome e-mail from Barley Films. There was absolutely no test required, they just had a look at my work, appreciated what I did and accepted me for an internship».

It didn’t take long to move from Dublin to Kilkenny. The transition from a big city to a smaller centre in order to achieve professional growth seems so unlikely, but the release of The Secret of Kells was imminent and the manufacturer needed animators to make the story come to life. The main character is Brendan, a boy who needs to complete the last pages of his book, and to do so he embarks on a journey that will take him for the first time outside the walls of his abbey. Just like Brendan, Alessandra packs her bags, materials and experientials, and moves to Kilkenny with a 14-month contract for a paid internship.

«The search of a flat is always one of the first problems to solve when you move to a different country or city. The one I lived in in Dublin was agreed upon with the study and I shared it with colleagues, especially French. When you decide to tackle a life as an expat you have to to keep in mind that sharing a flat is almost a mandatory step, hardly someone is so lucky to be able to live alone – on the other hand, sharing your everyday life with people of other nationalities enriches you under many points of view and opens up your eyes to the world. In anticipation of my transfer to Kilkenny, I carried out a research on-line and found a very clear and efficient website, www.daft.ie that allowed me to find the right place. You can choose among endless options and select the one that best suits your needs – I definitely recommend it to anyone looking for a flat in Ireland. Even though I knew I wouldn’t spend my whole life in Kilkenny, I never liked living on the road anyway, so I looked for a “real” Irish home crossing out all the tasteless rooms and apartments I would find on the website – I just wanted a place I could really feel “at home”. The owners were lovely, I had a hamster and a piano and all that you can expect from a home that is considered permanent, stable, but I knew I wanted to return to Italy sooner or later». 

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(A sabato prossimo con la seconda parte di questa storia Expat)

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