Sdl Centrostudi è un società di consulenza di Mazzano, in provincia di Brescia, che si occupa di usura, anomalie bancarie e anatocismo – la pratica dell’applicare interessi su altri interessi. È una delle decine di società di consulenza nate in questi anni, in seguito all’aggravarsi della crisi economica e all’aumentare dell’astio nei confronti del settore bancario – sopratutto da parte degli imprenditori. Vendono perizie e assistenza legale per chi vuole entrare in causa contro una banca.
È stata fondata nel 2010 dall’avvocato Serafino Di Loreto, che a oggi ricopre il ruolo di Consigliere Delegato della Blukivos srl, la società che controlla Sdl Centrostudi. L’avvocato ha sempre raccontato di aver sentito l’esigenza di creare una società che combattesse gli illeciti delle banche, a partire dall’anno 2000, quando un suo amico imprenditore si è tolto la vita perché strozzato dai debiti. L’altro socio fondatore di Sdl si chiama Stefano Pigolotti. Il fatturato della società per l’anno 2013 è superiore ai 26 milioni di euro. Sdl è anche proprietaria di una squadra di calcio: il Mantova, per la precisione.
Sdl Centrostudi è una società di consulenza che promette di salvare imprese e famiglie dagli illeciti delle banche, come usura e anatocismo
Sdl sostiene di essere l’azienda leader di settore in Italia. Attrae clienti fra le persone e le imprese in sofferenza verso le banche, grazie a convenzioni con le associazioni di categoria degli imprenditori e ad aggressive campagne di comunicazione sui social network. Sui loro profili Facebook e Twitter (e su quelli dei loro agenti) non è raro trovare attacchi nei confronti degli istituti di credito, talvolta utilizzando anche inconsapevoli testimonial come ad esempio Papa Francesco.
Questa aggressività comunicativa è però costata cara a Sdl: per mesi sul loro sito internet si sono vantati di aver portato a casa vittorie in tribunale nel 94% dei casi. Nella sezione del loro sito dedicata alle leggi e alle sentenze, vi sono alcuni documenti che addirittura risalgono al 2003, quando Sdl Centrostudi nemmeno esisteva. Le sentenze che hanno visto i loro clienti perdere le cause con le banche, come questa del Tribunale di Torino oppure questa del Tribunale di Udine, non vengono pubblicate sul sito.
E poi c’è il caso della Bema Ceramiche. Si tratta di un’azienda milanese del settore edile, che in seguito a un contenzioso durato anni con Banca Popolare di Milano e che non si è risolto in fase di mediazione, ha deciso di rivolgersi a Sdl Centrostudi, consigliata in questa scelta dall’Unione Artigiani – a Milano una delle più antiche e prestigiose associazioni di rappresentanza con oltre 16.000 imprese – alla quale Bema Ceramiche risulta regolarmente associata dal 1963.
Sul sito di Sdl c’è una sezione dedicata alle sentenze vinte. Molte però sono precedenti alla nascita della stessa Sdl mentre quelle perse non sono pubblicate
Il primo luglio del 2014, il giudice Antonella Cozzi del Tribunale di Milano, ha emesso la sentenza di soccombenza nei confronti di Bema Ceramiche: nella sentenza si legge che la perizia presentata è inattendibile, lacunosa e basata su documentazione parziale. Sdl aveva presentato a Bema Ceramiche una pre-analisi basata sui documenti bancari dell’azienda e successivamente una perizia che secondo la società di consulenza dimostravano l’usura soggettiva da parte di Banca Popolare di Milano.
Si tratta di un illeccito bancario che avviene non solo quando i tassi applicati dalla banche sono più alti di quelli pubblicati nelle tabelle presentate trimestralmente da Banca d’Italia, ma anche quando gli stessi istituti di credito non tengono conto, nell’applicare i tassi d’interesse, di un particolare stato di necessità di un’azienda o di una persona. Ad esempio, quando un’impresa ha dei beni congelati dalla magistratura per sospette infiltrazioni mafiose, o quando ha dei debiti nei confronti di Equitalia. Quando, in estrema sintesi, si trova in una situazione per cui anche un semplice rialzo dei tassi può portare alla chiusura.
Secondo Sdl, Banca Popolare di Milano aveva recato danni alla Bema Ceramiche per un valore di 35mila euro, che, sommati all’anatocismo, portavano la cifra ‘‘estorta’’ da Bpm a un totale a 50mila euro. Per l’assistenza legale, alle Bema era stato proposto un contratto base da parte di Sdl – 2.800 euro per una perizia – con richiesta di non rivolgersi al proprio avvocato per andare in causa, ma a uno dei legali associati a Sdl e specializzati in diritto societario, matematica finanziaria e controversie con le banche.
A Bema Ceramiche, impresa milanese, viente proposto un contratto in cui si legge che Sdl disporrebbe di un software di analisi certificato dall’Università di Bologna. L’ateneo emiliano smentisce in un comunicato di giugno questa informazione
All’articolo 13 di questo contratto si legge che la perizia econometrica è realizzata con l’aiuto di un software certificato dal Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Bologna. Il direttore di quel Dipartimento, Giorgio Bellettini, ha smentito questo fatto con un comunicato del 16 giugno 2015, diffidando chiunque dal diffondere questa falsa notizia. È anche per queste affermazioni che, nel dicembre del 2014, Sdl è stata multata dall’Agcom – l’authority in materia di comunicazioni – al pagamento di 100mila euro, in seguito all’esposto di Adusbef, l’associazione a difesa degli utenti dei servizi bancari, finanziari, postali e assicurativi.
In un altro comunicato di Sdl si legge invece che il famoso software è certificato non più dall’Ateneo bolognese ma dall’Università Popolare di Milano, con sede in viale Tunisia, affiliata alla ‘‘prestigiosa’’ University of United Popular Nations del Burkina Faso e diffidata nel 2013 dal Ministero dell’istruzione dal rilasciare titoli accademici con valore legale. Curiosità: l’ex Magnifico Prorettore dell’Università Popolare di Milano, è proprio Pigolotti.
In un altro comunicato si legge che il software sarebbe certificato da Università Popolare di Milano. Dove il socio fondatore di Sdl, Stefano Pigolotti, è stato Magnifico Prorettore
Dopo la sconfitta in tribunale, la Bema ha cercato di contattare Sdl per sapere se fosse possibile un ricorso o comunque avere dei chiarimenti sull’operato, ma nessuno ha mai risposto alle telefonate, né alle mail. L’unico scambio che ha avuto è con l’avvocato che ha seguito la pratica, il quale ha detto loro soltanto che può capitare di perdere.
L’impresa milanese a quel punto ha ricontattato l’Unione Artigiani, che le aveva consigliato di rivolgersi a Sdl, chiedendo spiegazioni. Di convenzioni come quella con Unione Artigiani di Milano Sdl ne ha, o ne ha avute, parecchie: con la Confcommercio di Cagliari, la Confindustria di Chieti e Pescara, l’Istituto Nazionale dei Revisori Contabili, fra gli altri. Linkiesta ha provato a contattare Sdl Centrostudi e i suoi dirigenti, senza ottenere dichiarazioni e risposte.
Anche nel passato di Sdl si trovano curiose coincidenze: il fondatore ha lavorato nell’area formazione agenti per la Star Service International – SSI che poi cambiò nome in T.B. ONE. Dalla metà degli anni novanta fino alla metà degli anni duemila la SSI ha operato in Italia per conto di Bayerische Assicurazioni, nel settore delle polizze vita, con il noto meccanismo del Multi-level marketing: prima, vendendo le polizze a famigliari e amici, quindi facendoli entrare nello staff di venditori per salire di livello e guadagnare ancora di più con le provvigioni. Un meccanismo piramidale di distribuzione e vendita di prodotti, dove, di fatto, i profitti della punta sono alimentati da chi entra dal basso.
Il fondatore di Sdl, avvocato Serafino Di Loreto, ha un passato lavorativo in un’altra società, la Star Service International, che a distanza di anni non gode dei favori dei suoi ex clienti
Mentre il Corriere della Sera spiegava nel 2005 come entrare a lavorare nella Star Service International, sostenendo che la società avesse un accordo fino al 2015 per la distribuzione di piani previdenziali per la Ergo previdenza, del gruppo Munich Re, la SSI chiudeva i battenti e spariva nel nulla. A guardare i forum dei consumatori su internet, la Star Service International non ha lasciato proprio un bel ricordo.
A oggi i problemi della Bema Ceramiche sia con Sdl Centro Studi che con Banca Popolare di Milano non sono ancora risolti. L’ex amministratore delegato di Bema Ceramiche si chiama Deborah Betti e ha aperto un blog, dove ha raccontato la propria storia e raccolto testimonianze di altre persone che si sono imbatutte negli anni in Sdl. La società bresciana ha presentato un procedimento di urgenza contro Deborah Betti per presunte frasi diffamanti. In attesa della sentenza, rimangono tuttavia numerosi dubbi sull’operato di Sdl. E per le imprese, il dubbio di non potersi fidare nemmeno di chi promette di stare dalla loro parte.