Come sarebbe Ritorno al Futuro II se fosse ambientato nel vero 2015

A distanza di anni molte delle previsioni non si sono realizzate. Le auto non volano, le scarpe non si autoallacciano. E gli avvocati esistono ancora

Dopo anni di falsi annunci, ecco che la data in cui Marty McFly approda nel futuro è arrivata: 21 ottobre 2015. Il futuro del film è diventato il presente. Se qualcuno ricorda il film, potrà notare che le previsioni ottimiste di Zemeckis non si sono affatto realizzate.

“Strade? Dove andiamo noi non ci servono strade”, diceva Doc alla fine del primo film della serie. E dopodiché la Delorian, truccata al punto giusto, cominciava a volare.

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Non è andata proprio così. Le strade servono ancora, purtroppo, e la tecnologia delle auto volanti (che è un sogno ricorrente dell’umanità, basti vedere come si immaginavano il futuro all’inizio del ’900) è fin troppo lontana. Anzi, abbiamo ancora problemi a produrre auto non-inquinanti, come sanno bene in Germania.

Gli skateboard sono tornati di moda, sì. Ma non levitano per aria. Le scarpe continuano a venire allacciate, anche se modelli autoallaccianti sono al lavoro. E ancora: gli abiti non si lavano da soli e gli avvocati esistono ancora. Alcune cose sono state azzeccate: internet, chat, multivisori, ma è poca cosa. E allora, se venissero nel futuro reale, che reazione avrebbero Marty e Doc? Se lo sono chiesti, per scherzare, i produttori di questo filmato, un cartone animato che prende in giro la saga di Ritorno al futuro, per farsi quattro risate.

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