Come trarre l’ordine dal caos: cosa insegnano al mondo i pinguini

Non sono solo maestri di resistenza al freddo e al buio, ma conoscono anche una capacità organizzativa egalitaria e orizzontale

Una creatura incompresa: il pinguino. Eppure, quello che sulla terra appare maldestro, goffo e dondolante, quando va in acqua è velocissimo e maestoso. Più o meno come l’albatros di Baudelaire. Ma il pinguino fa anche di più: il maschio passa tutto (tutto!) l’inverno covando l’uovo, sopportando le basse temperature, le tempeste di neve e il buio, in attesa del ritorno della madre. E quando lei ritorna, in mezzo a un baccano indescrivibile, sono in grado di riconoscere – quasi un miracolo – la voce del partner.

Ma questo si sa. Quello che molti non sanno, è che quando si ammassano in mucchi caotici per resistere al freddo, i pinguini sono in ordine. Seguono un sistema che si muove di continuo, organizzato e costante, per darsi i turni. Per un lungo periodo si sta dentro al mucchio, al caldo, e poi si deve riuscire, e ripartire da capo. A rotazione. È un sistema equo e orizzontale. E si può dire allora che, oltre all’estrema pazienza al freddo, alla noia e al buio, i pinguini abbiano anche altre cose da insegnare, come, ad esempio, l’organizzazione.

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