Molti lo fanno già, o almeno credono di farlo. Ma qui lo si chiede in modo esplicito. “Cliccare per salvare il mondo”, è un sito che dà un ordine semplice in una pagina grigia e spoglia. Basta fare un clic, e il mondo si salva.
Lo hann creato due studenti della scuola di informatica Hyper Island di Stoccolma, Caroline Dagskold e Paul Botwid. È un progetto che conduce, con un finto dialogo tra lo schermo e la persona che clicca, fino a un risultato finale.
Il gioco si basa su tre grandi dinamiche: la “malattia” da clic, che è quasi ipnotica e che riguarda tutti gli internauti. La seconda è la non insistenza sul senso di colpa o sul senso del dovere, ma una forma di gioco per coinvolgere la persona davanti allo schermo.
E la terza è la perniciosa abitudine di credere di salvare il mondo con post e indignazioni da facebook. Lo slacktivism è la morte della solidarietà, perché è solo virtuale.
SPOILER
Alla fine, si arriva sulla pagina dell’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati, dove si può lasciare una donazione. Si farà? Non si farà? Ai posteri l’ardua sentenza