Quattro consigli nuovi per diventare creativi

Avere idee originali e nuove non è facile. Però ognuno può migliorare. Bisogna lavorarci, però, con una certa disciplina

L’uomo fa, Dio crea. Ma se si seguono i consigli di Inc, anche l’uomo può, nel suo piccolo, inventare qualcosa di nuovo. Non è semplice la creatività. Occorre unire il nuovo e l’originale, che sia – ci si augura – anche migliore di ciò che esiste già. Essere creativi, però, è un abito mentale, un modo di vivere. E se è vero che ci sono persone più versate, la creatività è una cosa che si impara. Con fatica, pazienza, momenti di frustrazione. E anche qualche trucchetto. LinkPop ha scelto i più originali (leggi: creativi)

La Flash Fiction
Un tipo di scrittura ultra-breve. Storie, storielle corte e fulminanti. A volte bastano cento parole, poche frasi. È un concetto ridotto alla sua essenza, privo di fronzoli, di descrizioni paesaggistiche e sentimentali. Ecco: scriverne tante, ogni giorno. Magari al mattino, ispirandosi a ciò che si è sognato o a ciò che si deve affrontare durante il giorno. Aiuta, ed è anche divertente.

I quaderni per i disegni
Si parla sempre di operazioni da fare con la penna. Stavolta, però, per esercitarsi nei disegni. Il consiglio è questo: fare schizzi velocissimi, quasi istantanei, per catturare ciò che si ha davanti. Aiuta a focalizzare meglio scene quotidiane che, in altri casi, andrebbero perdute e dimenticate subito, permette di concentrarsi meglio sulle cose, di notare i particolari (e notarne di più) e memorizzarli. Ogni dettaglio chiama un’idea. E avere più idee può portare solo a idee nuove.

Il gioco dei 30 cerchi
Lo ha inventato Bob McKim, un ricercatore, e viene raccontato qui. È semplice: prendere un pezzo di carta e disegnare 30 cerchi. Poi, in un minuto (è molto poco), bisogna trasformare i cerchi in oggetti. Uno, ad esempio, può diventare il Sole. Un altro, la Terra. Poi un mappamondo, un pallone da calcio, etc. etc. Non è facile farne 30, e – anche questa non sarà una sorpresa – i bambini si dimostrano più bravi degli adulti. In un minuto, se non ne trovano 30, ne inventano di più. È il problema dell’auto-censura, dell’autocritica incorporata. I ragazzini non ce l’hanno ancora, gli adulti sì.

Creare il giusto ambiente
Ma questi trucchetti possono valere zero se non si è nel posto giusto. Non è necessaria la cultura (chissà poi quanto sia vera) della creatività di Google, che propone palestre e giochi per i dipendenti. Basta un luogo in cui ognuno si senta a proprio agio, in cui possa esprimere le sue opinioni senza timore, e venga anzi incoraggiato a trovarle. Farsi un’opinione significa studiare un argomento con attenzione, e pensarci su. E quando si pensa, vengono le idee.

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