Realtà virtuale, il videogame ambientato l’11 settembre nelle Torri Gemelle

Un’idea che ha suscitato un vespaio di polemiche. Irrispettoso, quasi sacrilego pensare di impersonare le vittime della strage stando seduti comodi davanti al proprio pc

Tutti ricordano dov’erano, quel giorno. È una delle domande che, negli ultimi anni, sono state fatte di più negli Usa. L’11 settembre è stato, senza dubbio, un giorno che appartiene alla storia, controverso e complicato. Tanto che ora, quasi 15 anni dopo, non c’è ancora una verità ufficiale condivisa, e nemmeno un modo chiaro per elaborare il lutto. È una questione spinosa.

E allora, hanno scelto di entrarci a gamba tesa, con tanti saluti alle questioni di sensibilità per i parenti delle vittime, o anche solo per il ricordo, e ne hanno fatto un videogioco. Lo hanno intitolato 08:46, ora di New York, e mostra il momento in cui gli aerei hanno colpito le torri, ma dal punto di vista di chi, quel giorno, era dentro.

Secondo le poche righe di presentazione, si tratterebbe di un progetto “scolastico”, basato su lunghe ricerche per ricostruire l’ambiente prima del disastro. Lo hanno progettato sei persone in tre mesi, con l’aiuto di due attori per riprodurre i movimenti e per inserire la voce.

Ora: la sua stessa esistenza ha creato un certo fastidio. È vero che esistono film su tragedie storiche, ma qui il livello di coinvolgimento è molto più alto. La realtà virtuale non è una forma di intrattenimento passivo come il cinema. Richiede una presenza che, a molti suona sacrilega. Le questioni etiche sono più profonde. Anche quelle psicologiche (il fenomeno dell’invidia per la vittima è sempre dietro l’angolo).

Per chi vuole farsi un’idea, è possibile guardare qui sotto il trailer. E si può anche scaricare il gioco.

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