Cose necessarie: come creare una parrucca stile ’700

In un mondo di parrucconi, non si può restare senza. Gli eccessi di stile di un’epoca rivissuti su un sito

Nonostante le continue spallate della rottamazione renziana, l’Italia continua a essere un Paese di parrucconi. Ce ne sono ovunque, abbarbicati nelle posizioni di potere e nel sottobosco dei servitori: parrucche su parrucche. Così tante che, forse, viene la tentazione di non combatterle ma, al contrario, di crearsi ciascuno una parrucca per sé. Fuor di metafora, è possibile. Anzi, consigliabile, come si vede sul sito del Victoria and Albert’s Museum, che permette a tutti di farsi una parrucca nello stile del settecento.

Era un’epoca d’oro per le parrucche: capelli finti impilati in costruzioni inverosimili, capolavori di ingegneria e decorazione. Le strutture, fragili ma complesse, richiedevano ore di preparazione e uno staff al completo che se ne occupavano. Stili fatti di paste, polveri, fiori e piume che andavano ad addobbare le teste delle nobildonne di quel tempo. Purtroppo le cose sono cambiate, ma con Design a Wig, il Victoria and Albert’s Museum permette a ciascuno di creare la propria.

È molto semplice. LinkPop ne ha create due: una modesta, semplice:

E una più marittima, e molto più pretenziosa:

Ma le combinazioni sono infinite, come le parrucche e i parrucconi che popolano il pianeta.

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter