Dicembre, tempo di bilanci e classifiche, per chi bazzica il mondo musicale. In molti però sono già proiettati all’anno prossimo e ai dischi che usciranno in un 2016 che si prospetta ricco di grandi ritorni, soprattutto.
Si comincia l’8 gennaio, con il plurianticipato Blackstar di David Bowie, di cui abbiamo già ascoltato due singoli, la title track e Lazarus. Qualche settimana ed è la volta dei precursori del brit-pop per antonomasia, i Suede (22 gennaio), del metal dei Megadeth, che ritornano con un album che si intitola – giusto per dare l’idea dei tempi che stiamo vivendo – Dystopia, e dei Bloc Party, fino a qualche anno fa considerati una specie di next big thing del rock e oggi alla disperata ricerca di un appiglio per non finire tra le meteore.
Febbraio è il mese del 33esimo album da studio di sir Elton John, intitolato “Wonderful Crazy Nights” e di un altro ritorno che si annuncia niente male: parliamo di Yoko Ono. “Yes, I’m a witch too”, questo il titolo del disco, ha al suo interno collaborazioni con i Death Cab for Cutie, Cibo Matto, Tune Yards, Sean Ono Lennon, Pete, Bjorn & John. Forse ci sorprenderà.
A Marzo, per i cultori del punk rock, c’è il disco solista di Brian Fallon dei Gaslight Anthem, mentre per chi ha non può proprio farne a meno c’è l’ennesima raccolta di inediti di Jeff Buckley, ma soprattutto il nuovo disco dei Primal Scream.
Annunciati, ma ancora senza data d’uscita né titolo ce n’è molti altri, però. Ed è qui che arrivano i nomi grossi. Vi piace il pop anni ’90? Non potete perdervi le uscite di Christina Aguilera e di miss bellezza bruciata Britney Spears, anche se dubitiamo che una delle due possa anche solo pensare di insidiare il trono di Rihanna, anche lei in uscita nel 2016.
Se invece negli anni ’90 (e 2000) eravate più alternativi, i dischi dell’anno saranno quelli di Radiohead e Pearl Jam, ma potrebbero interessarvi anche il ritorno degli Skunk Anansie,dei No Doubt e degli Strokes, oltre a quello di ex-reucci del punk rock come Blink 182, Offspring e Sum41.
Novità più che interessanti anche sul fronte dell’hip hop dove il botto lo farà presumibilmente Kanye West, con un album che non ha una data d’uscita ma già un titolo (“SWISH”), senza sottovalutare il nuovo disco di Frank Ocean, titolo provvisorio: ”Boys Don’t Cry“ che già doveva uscire quest’anno, a luglio, ma che è stato inspiegabilmente rimandato a data da destinarsi.
Il nostro disco preferito però, già lo sappiamo, Se il 2015 è stato l’anno in cui il Wu Tang Clan ha realizzato un album in una sola copia, “Once upon a time in shaolin”, battuto all’asta per milioni di dollari al controverso hedge funder Martin Shkreli, uno degli uomini più odiati d’America (arrestato pochi giorni dopo l’acquisto, peraltro), nel 2016 tocca a uno dei suoi membri la palma del disco più strano dell’anno. Lui si chiama Gza e ha realizzato un disco che si chiama “Dark Matters”, in cui proverà a spiegare, rappando, come funziona l’universo. La cosa più pazzesca è un’altra però: che uscirà senza l’adesivo del “parental advisory”.