Preparatevi: il Natale è tempo di riunioni familiari e di regali tecnologici. Se i due flussi si incrociano, il risultato per i più giovani della famiglia non può che essere catastrofico: stare qualche ora dietro alla configurazione dei nuovi gingilli dei nonni, se va bene. Se va male, la reunion è l’occasione per chiedere ai nipoti di sbloccare un computer lento, aggiornare l’antivirus, fino a installare un modem che fa le bizze: le ore si trasformano in giornate.
C’è però una buona notizia, che arriva uno studio recente di due ricercatori della North Carolina State University, ripreso da Fast Company. Ci sono persone che hanno una mentalità flessibile e che, se messe alla prova con la tecnologia, possono riuscire a cavarsela da soli egregiamente. È solo questione di provarci.
Secondo gli autori della ricerca, le persone tendono ad avere due tipologie principali di “mindset”, o attegiamento mentale, quando pensano alle proprie abilità in vari campi, tra cui il gioco, l’atletica o la tecnologia. Da una parte un atteggiamento mentale fisso, quando si pensa che la propria capacità fare una certa cosa non possa cambiare. Dall’altra una mentalità “di crescita”, o incrementale. È quella di chi ritiene che le proprie abilità siano flessibili e possano migliorare attraverso l’esperienza. Non siamo però dei monoliti: la stessa persona può avere un mindset fisso per l’intelligenza e uno di crescita per l’atletica. Ora, gli scienziati sociali hanno scoperto che, nei campi in cui le persone hanno una mentalità flessibile, ottengono risultati migliori.
A dirlo è proprio la ricerca: a 152 partecipanti è stato chiesto se pensassero che la loro capacità di comprendere nuove tecnologie potesse cambiare. Hanno poi confrontato i risultati del test con della abilità come trovare dei link in una pagina e cliccarci sopra, per 13 siti diversi. Poco sorprendentemente, a metterci di meno, e a raggiungere le pagine con meno click, sono state le persone con un mindset di crescita. «Non c’era un’enorme differenza di tempo assoluto», dice uno dei due ricercatori autori della ricerca. «Ma se pensate al fatto che cerchiamo informazioni sul web per qualsiasi cosa, queste piccole differenze si accumulano e diventano una grande differenza».
I nipoti hanno però una consolazione: dallo studio è emerso che ben l’87% dei partecipanti era stato identificato con una mentalità flessibile. Provare a far installare a loro il modem potrebbe essere un test per capire se i nonni appartengono a questa categoria.
(La donna nella foto si chiama Lesley Dewar, ha più di sessant’anni ed è una delle persone più influenti su Twitter, in Australia. Che sia anche una questione di emisferi?)