Pizza ConnectionVendesi benedizioni al Giubileo

La Guardia di Finanza sequestra 3500 pergamene della “Bendedizione del pellegrino”. Pochi giorni fa un altro sequestro di merce non conforme per un milione di euro.

3500 false pergamene con tanto di effigie papale e stemmi dello Stato Vaticano contraffatti: non avevano richiesto le necessarie autorizzazioni al Governatorato Pontificio per mettere in commercio le benedizioni apostoliche. Gli uomini della Guardia di Finanza di Roma ne hanno rinvenute 3500 in un negozio vicino alla Basilica Petrina per un valore di circa 70mila euro pronte a essere vendute. “Benedizione del pellegrino” in italiano, spagnolo, portoghese e inglese personalizzabile con un nominativo fornito dall’acquirente che sborsa per le pergamene stampate dai 10 ai 17 euro e fino a 45 per quelle scritte a mano.

«Siamo riusciti a intervenire prima che il giro diventasse più grande – dice a Linkiesta il Capitano della Guardia di Finanza Luigi Carluccio – grazie anche alla presenza capillare delle pattuglie per il piano giubilare». L’indagine infatti è partita poco dopo l’estate ed è culminata con il ritrovamento delle pergamene e la denuncia del proprietario del negozio per produzione e commercio di oggetti contraffatti.

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Le stampe, simili a quelle rilasciate dalla Santa Sede venivano vendute ai pellegrini dopo la compilazione e sottoscrizione di un modulo per la “richiesta di benedizione apostolica”, correttamente indirizzato, ma mai recapitato a “S.E. Rev.ma Mons. Elemosiniere di Sua Santità presso la Città del Vaticano”, unica Autorità ufficialmente autorizzata ad emettere gli auspici papali.

Si sa, il Giubileo è anche, e per i commercianti soprattutto, business. Così già la scorsa settimana la stessa Guardia di Finanza ha sequestrato una partita di gadget religiosi contraffatti pronti a entrare in commercio per le vie di Roma. Rosari, immagini sacre, portachiavi, calamite e altri oggetti, in totale circa mezzo milione di pezzi, sono stati rinvenuti dai militari in due magazzini di Roma riconducibili a tre persone di nazionalità cinese. Il valore dei sequestri effettuati nell’operazione “Porta Santa” ha portato a sequestri per oltre un milione di euro.

L’indagine infatti è partita poco dopo l’estate ed è culminata con il ritrovamento delle pergamene e la denuncia del proprietario del negozio per produzione e commercio di oggetti contraffatti

Oggi (14 dicembre) il secondo atto che rientra sempre nel piano “Jubilaeum” per il contrasto le forme di abusivismo e frode durante l’anno santo. D’altronde quello dei gadget religiosi è un settore che nel 2015 “tira” ancora: le imprese sono in crescita del 4% rispetto al 2010 in Italia e gli addetti sono circa 1200 in tutta Italia.

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