Si dice che un feto inizi a sviluppare l’udito a 18 settimane di gravidanza. Da quel momento, teoricamente, può iniziare ad ascoltare musica. E quindi a sperimentare tutte le emozioni che la musica può generare. Già, perché anche un feto reagisce alla musica. L’ha dimostrato uno studio che ha mostrato che un bambino, anche nella pancia, risponde agli stimoli musicali, ad esempio muovendo le labbra. Altri studi, peraltro, hanno confermato che la musica ha effetti positivi sullo sviluppo neurologico del nascituro e persino sul suo udito.
Ecco allora che una startup spagnola ha deciso di passare dalla teoria alla pratica e ha sviluppato il Babypod, un amplificatore vaginale per far ascoltare la musica ai feti. All’apparenenza è come un piccolo tampone, collegato wireless a uno spinotto che si infila a qualunque apparecchio in grado di riprodurre musica.
In teoria, dovreste usarlo al massimo 10-20 minuti al giorno e il volume è regolato a una massimo di 56 decibel, abbastanza per fare di una canzone dei Motorhead un sussurro. Per la cronaca: Babypod è già in commercio e costa 150 euro.