È l’elemento decisivo della geopolitica mondiale, il nemico numero uno degli ambientalisti. Il principale responsabile del crollo del prezzo del petrolio. Non è Putin, è il gas. Tutti ne parlano, lo usano, lo accendono in cucina – i più sbadati lo lasciano acceso. Ma pochi, pochissimi sanno perché il gas si chiama gas.
Derivazione/ abbreviazionedi gasoline, come penserebbe un americano? Per niente. Le origini della parola affondano nell’oscura notte dell’alchimia, con tanto di improbabili radici greche. Secondo alcune ricostruzioni, deriverebbe da khaos (nell’accezione di “spazio vuoto”) che, nell’olandese di Jean Baptiste van Helmont (1577-1644), medico, chimico, alchimista e sperimentatore diventa gas (la “ch” si trasforma in “g” dura), e si riferisce ai vapori, agli spiriti. Così scrisse nel suo Ortus Medicinae: Hunc spiritum, incongnitum hactenus, novo nomine gas voco (questo vapore, finora sconosciuto, lo chiamo con un nuovo nome: gas)
L’ispirazione derivò dal maestro, Paracelso che usava la parola chaos per indicare, in un senso poco chiaro perché occulto, cioè destinato ai soli iniziati ai principi dell’alchimia, “i giusti elementi dello spirito”, e anche “acqua ultra-rarefatta”, cioè vapore. Cioè, alla fine, gas.