La convivenza tra esseri umani e vampiri, pare, non è molto facile. Lo sostiene un nutrito gruppo di scienziati (statistici e matematici) che, per mettere alla prova alcuni modelli di comportamento e di coesistenza tra specie diverse, hanno applicato le loro idee a questa improbabile coabitazione. Nei film, è tutto facile. Ma se fosse la realtà? Lo spiega bene Atlas Obscura.
I primi sono stati i ricercatori Costas Efthimiou e Sohang Gandhi, che su Skeptical Inquirer hanno fatto i loro calcoli. Risultato: i vampiri ci metterano tre anni per sterminare l’intera popolazione umana. Per cui, c’è tempo per mettersi in salvo, ma non molto.
Ma la sfida era solo all’inizio: Dino Sejdinovic, professore di statistica a Oxford, ha risposto con un altro paper, intitolato Mathematics of the Human-Vampire Conflict, a dimostrazione che non tutto ciò che viene da Oxford debba essere per forza intelligente. L’articolo è stato pubblicato su Math Horizons nel 2008. “La relazione tra umani e vampiri è molto più complicata”, sottolinea, “perché non si considera che anche i vampiri possano organizzarsi in modo razionale, senza consumare subito tutte le loro risorse alimentari (cioè gli esseri umani)”. E poi, “anche i vampiri muoiono – se colpiti da bastoni al cuore”. Per cui, i calcoli si fanno più lunghi. In modo paradossale, come se fosse una versione di Matrix, i vampiri potrebbero “allevare uomini”, e garantire la sopravvivenza della specie.
Ci sono però altri contributi che meritano una certa attenzione. Questo, ad esempio, intitolato Mathematical Models of Interactions between Species: Peaceful Co-existence of Vampire and Humans Based on the Models Derived from Fiction Literature and Films. Qui le cose si fanno ancora più complicate: si intravedono tre scenari possibili, basati sulle diverse rappresentazioni del vampiro che vengono fatte dai media.
Nel caso di un vampiro alla Stoker-King, cioè basati sul Dracula di Bram Stoker e Le notti di Salem di Stephen King, l’umanità intera sarebbe sterminata nel giro di 165 giorni esatti. “È un fenomeno simile all’esplosione di un’epidemia”. In due mesi i vampiri balzerebbero da 1 a 4.000.
Il secondo scenario, che si ispira invece alle Cronache dei vampiri, dove questi soggetti non sarebbero mortali per l’uomo, si nota che l’estinzione dell’essere umano richiederebbe più tempo: almeno 50 anni.
Ma con il terzo modello, quello ispirato alla saga di Twilight, le cose sono più complicate. Si rappresenta un mondo in cui vampiri e umani coesistono in modo pacifico. Contesto di riferimento: cinque milioni di vampiri, e 6.16 miliardi di esseri umani, con tanto di squadre speciali di “drainer”, cioè uomini che uccidono i vampiri lasciandoli dissanguati.
In questo ultimo scenario gli esseri umani se la possono perfino cavare.