Titanic: secondo la scienza Di Caprio si poteva salvare

C’era spazio anche per lui sul portellone galleggiante che sostiene Rose. Ma lui non sale, e muore di freddo

C’era posto anche per lui? È una domanda che, per anni, ha agitato le menti e i cuori di migliaia di ragazzine di tutto il mondo. Se ci si pensa, il dubbio rimane. Sicuri che Di Caprio non ci sarebbe stato sul rottame del Titanic, a fianco di Kate Winslet? Sicuri che non c’era spazio sufficiente?

La risposta è: no. Per nulla sicuri. Anzi, la stessa Kate Winslet, che interpreta nel film il personaggio di Rose solleva, a distanza di quasi 20 anni, un sospetto. “C’era posto per due”, dice al Jimmy Kittel Live!. E cala l’ombra su uno dei film romantici più lacrimosi di tutti tempi: Rose ha lasciato morire Jack congelato.

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La questione era stata posta già altre volte: il regista, James Cameron, aveva sempre negato. Per lui Di Caprio, lì sopra, non ci poteva stare – e a parte le esigenze di sceneggiatura ci sarebbe anche un motivo scientifico: non è solo questione di spazio, ma di galleggiamento. Se Jack si fosse issato, il rottame si sarebbe rovesciato e Rose sarebbe scivolata in acqua.

Ma non tutti ne sono convinti. Sono state fatte perfino delle simulazioni che, a quanto pare, contraddicono la versione di James. Insomma, bastava organizzarsi un pochino e si poteva salvare anche Jack.

E come sarebbe andata a finire, allora? Chi può dirlo. In quel Paese pieno di possibilità e disuguaglianza come gli Stati Uniti forse Jack avrebbe sfondato, oppure sarebbe rimasto un imbrattatele senza quattrini, venendo alla fine lasciato da una Rose che, dopo qualche tempo, sarebbe scesa a patti con la realtà. Oppure, chissà, Jack sarebbe finito coinvolto nella Prima Guerra mondiale, magari morendo sul fronte. Come Hans Castorp. Ma quella, per chi lo sa, è un’altra storia.

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