Com’è la vita sotto l’Isis? Se ne parla sempre meno, ma questo non vuol dire che sia scomparso. Alcune testimonianze raccontano che non solo è vivo e vegeto (anche se subisce continue disfatte militari) ma che mantiene intatto il suo pugno di ferro sulla popolazione. Un quadro desolante messo in luce da questo filmato, apparso sul sito di un giornale svedese, Expressen.
È la vita quotidiana a Raqqa raccontata da due donne. Il filmato è stato girato con una telecamera nascosta, a loro rischio e pericolo (la frase: “se ci scoprono ci lapidano” è ricorrente), e mostra le strade desolate, donne costrette a uscire accompagnate, una chiesa trasformata in commissariato e, in sottofondo, canti continui in lode di Al Baghdadi.
Ispirandosi a questa testimonianza, un altro attivista che vive a Raqqa ha deciso di raccontarlo con un cartone animato. Meno pericoloso di una telecamera, è in forma di diario e racconta vari episodi di vita. Gli interrogatori, le ronde, le perquisizioni, lo stato di polizia e di violenza. Non sono presi dal vivo, ma narrati attraverso storie e disegni. Ma questo non li rende meno impressionanti.
Questo è il primo della serie: