L’evoluzione non è finita: come sarà l’uomo del futuro

Secondo alcuni studiosi, si perderanno i tratti più "inutili" e si accentueranno quelli più vantaggiosi per una vita urbana

Nonostante secondo alcuni studiosi la storia sia finita (anche se, oramai, pare fosse un grave abbaglio), l’evoluzione continua a tutto spiano. Cosa succederà agli esseri umani del futuro? Come saranno? Poco alla volta, le varie forme di adattamento prevarranno, e cose che già ora sono inutili spariranno mentre si potenzieranno delle altre, ora allo stato embrionale.

Secondo gli utenti di Quora, interpellati sulla questione, i dati (scientifici) mostrano che le cose che cambiano sono numerose.

La menopausa comincerà sempre più in ritardo. Il periodo fertile per le donne si allungherà, allontanando il fastidioso ticchettìo dell’orologio biologico.

Si imparerà a resistere meglio al lattosio. È già una caratteristica solo umana, quella di bere latte anche dopo lo svezzamento. Si pensa, si calcola che si estenderà all’intera popolazione.

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Nel frattempo, abbandoneremo i muscoli che muovono le orecchie (già in via di dispersione, ma che alcune persone riescono ad attivare), la pelle d’oca, che ormai non ci servirà più né contro il freddo né contro le minacce esterne (perché sì, in teoria servono a quello: a sembrare più grossi quando ci sentiamo in pericolo) e diremo addio all’organo vomeronasale, che nessuno conosce (e non è un caso) e che, in teoria, dovrebbe servire a captare feromoni. Funziona in tanti animali, soprattutto quando si parla di riproduzione, ma per gli esseri umani sembra del tutto inutile. Per cui, meglio sbarazzarsene.

Al tempo stesso, è possibile che spariscano anche individui con il muscolo elevatore della clavicola, muscoletto sovrannumerario, inutile e atavico, in comune con gibboni e oranghi ma che, chissà perché, è rimasto anche a molti uomini.

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