Nell’antico Egitto la donna aveva gli stessi diritti dell’uomo

Non lo sanno tutti, ma la condizione femminile al tempo delle Piramidi era molto vantaggiosa. Soprattutto rispetto a ciò che è venuto dopo

Pensare che l’uguaglianza tra uomo e donna sia un risultato della modernità sarebbe non solo un errore, ma un errore grave. Chi lo pensa ignora che molti anni fa le cose stavano proprio così. E non si parla qui di un regno isolato su qualche isola sperduta, ma del ben più famoso antico Egitto.

Come spiega ad Atlas Obscura Emily Teeter, egittologo e studioso dell’antichità, al tempo delle piramidi le donne “godevano degli stessi diritti degli uomini”. Non solo, “potevano anche divorziare”, e “potevano anche stipulare accordi prematrimoniali molto vantaggiosi”.

Non è teoria. Lo dimostra un antico papiro, lungo circa sei metri, vecchio di crica 2.300 anni. È scritto in demotico (non l’egiziano ieratico – per capirsi: non quello che si vede sugli affreschi) e recita, nero su bianco, tutti gli accordi a tutela della donna in caso di divorzio (il divorzio: quanti migliaia di anni dopo è arrivato in Italia?). Le spettavano “1 pezzo di argento e almeno 36 sacchi di grano per tutto il resto della sua vita” da parte del marito. Ai tempi nostri, sarebbe più o meno come l’accordo Berlusconi-Veronica Lario. “È un accordo vantaggiosissimo per la donna”. Ed era giusto, visto che le permetteva di sopravvivere con o senza il marito. La donna, però, poteva possedere proprietà, fondi e campi. Non lavorava spesso, ma non le era proibito.

I matrimoni erano piuttosto fragili. Non includevano formule poco credibili come “fedeltà” e “mutua assistenza” e ci si sposava con un contratto. Molto spesso era un motivo economico a spingere la coppia a unirsi. Ma non deve sembrare una cosa brutale: matrimoni felici alla maniera moderna esistettero anche in riva al Nilo.

La formula matrimoniale compensava almeno a livello economico uno squilibrio sociale e politico esistente. Le donne dipendevano, per molte cose, dal marito. “A una donna si domanda del marito, a un uomo si domanda del suo rango”, recitava un testo antico, le Istruzioni di Any. Per il resto, se le cose andavano male, ci si poteva lasciare senza troppi problemi. Poi certo, le donne non avevano diritto di voto – ma quello non lo aveva nessuno.

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