La sottile differenza tra “bring” e “take”

Portare qualcosa a qualcuno, o da qualche parte. In inglese si usano parole diverse per indicare sfumature che gli italiani non considerano

Tutti e due significano “portare”, ma a quanto pare esistono sfumature che al parlante straniero sfuggono. Bring e Take vengono ormai utilizzati in modo più o meno interscambiabile, come sostiene Korey Stamper in questo simpatico video della Merriam-Webster. Entrambi indicano un trasporto di oggetti – o accompagnamento di persone. Eppure una differenza c’è e i puristi sono molto attenti a notarla.

Bring si utilizza per movimenti diretti verso il parlante, mentre Take per movimenti che si allontanano dal parlante.

Per capirsi: se chi parla ha bisogno di qualcosa e vuole che il suo interlocutore glielo porti, dirà: Could you bring that thing to me?
Al contrario, se chi parla possiede qualcosa e vuole che il suo interlocutore la prenda e la porti da un’altra parte, o a un’altra persona, dovrà dire Could you take this thing to that person? Per fare qualche esempio, ci sono frasette che possono aiutare.

Con bring: If you want some tea, I will bring a cup to you.

Con take: If you are finished with your tea, I will take the cup to the kitchen.

Il problema è che, come con come e go, quello che conta è il punto di vista, oggettivo o anche solo immaginario, di chi parla. Non si dirà mai Please go to visit me in Brasil, perché si presuppone che chi parla, se vuole ricevere visite, dovrà trovarsi in Brasile. Per cui dovrà usare come. Altrimenti, se non si è in Brasile ma si raccomanda agli amici di farci una vacanza, si dirà Please go and visit Brasil.

Allo stesso modo, anche Bring e Take hanno questo grado di ambiguità. Posso chiedere, come nel video, a mia madre di portarmi la crema solare per la spiaggia – a rigor di logica, dovrei usare Take: Don’t forget to take the sunscreen. Il motivo è ormai chiaro: si va verso la spiaggia, per cui non si parla di un avvicinamento verso di chi parla. Eppure, come puntualizza il video, il parlante potrebbe anche immaginarsi già steso a rosolare al sole, tra le onde vicine e gli schiamazzi dei gabbiani. E allora sì, è giusto dire Don’t forget to bring the sunscreen. Perché si va verso di lui, al mare, in spiaggia, calandosi nella felicità.

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