Forse non lo sanno tutti, ma Beyoncé è morta. Al suo posto hanno messo un sosia, per evitare che il business legato alla sua persona scompaia all’improvviso. Più o meno come era già successo con Paul McCartney, ai tempi in cui i Beatles erano in ascesa: morì in un incidente stradale e i produttori, in tutta fretta, lo sostituirono con una persona che gli somigliava che fu costretta a impersonarlo per tutta la vita. E lo fa ancora.
Potenza dello showbiz. La notizia della morte di Beyoncé era stata tenuta nascosta molto bene, ma alcuni acuti osservatori della rete hanno scoperto tutto e lo hanno denunciato ai quattro venti. Come al solito, però, i mezzi di informazione si sono dimostrati complici dei poteri forti e hanno censurato la notizia. Solo alcuni eroici lottatori per la libertà e la verità riescono a trovare spazio per queste verità scomode, come il Daily Dot (che li sbeffeggia).
La questione è complessa. Prima di tutto, ci sono sospetti cambiamenti fisici evidenti che sono intercorsi tra il 2010 e il 2016 sul corpo della cantante – resi evidenti da questo accurato esame dei suoi tratti:
A questo si aggiunge una serie di comportamenti strani, tra cui una caduta. Ma proprio per chi avesse ancora qualche dubbio à la San Tommaso, c’è la confessione diretta della stessa Beyoncé: ha spiegato che Beyoncé è morta e che Sasha Fierce, cioè il suo alter-ego scenico, “fa cose che io non farei” e “non sono io”. Insomma, un enorme complotto per mantenere viva la macchina da soldi del sistema Beyoncé e, al tempo stesso, per inondare il mondo di messaggi bizzarri.