Ogni film che si vede al cinema (anche quelli dei Vanzina) è il risultato di un lavooro di regia, di recitazione e, soprattutto, di editing. Un film funziona bene se il montaggio funziona bene, non c’è da discutere. Ma come funziona il processo decisionale di un montatore? Come fa a decidere quando e dove tagliare? La risposta è: non lo sa. Piuttosto, è una cosa che sente.
Le abilità di un bravo montatore si acquisiscono con il tempo e, soprattutto, con l’esperienza. Quando vengono interrogati sulla questione, pochi sanno cosa rispondere. Lo dimostra bene questo video realizzato da Tony Zhou, che in nove minuti mette in mostra i segreti del montaggio. Film per film, scena per scena, illustra le scelte istintive di un taglio: alcuni danno grande importanza agli occhi e allo sguardo, molto più che al dialogo. Altri, invece, si concentrano sui tempi.
In ogni caso, ogni film richiede il suo editing, perché ogni film richiede il suo ritmo particolare. Ogni scena, del resto, deve essere bilanciata, montata e tagliata per saper descrivere un’emozione precisa. Un esempio per tutti (e poi si consiglia di guardare il video), è la costruzione di un climax: ogni clip deve essere più breve della precedente. Un’anticlimax, invece, funzionerà al contrario.