Per gli appassionati, certo. Ma anche per un po’ di marketing, ecco che BlowUp omaggia il regista, disegnatore, scrittore spagnolo Pedro Almodovar Caballero, con un video di sei minuti in cui riesce a mettere insieme tutti i suoi più grandi successi.
Almodovar è tornato alla ribalta delle cronache per il nuovo film, Julieta, in cui mette in scena (meglio: adatta) tre racconti tratti da In fuga, libro del 2004, scritto dal premio Nobel canadese Alice Munro. A dire la verità, Almodovar era tornato (suo malgrado) alla ribalta qualche settimana prima, nei Panama Papers. Il suo nome figurava nella lista dello studio Mossack Fonseca, come titolare di una società offshore insieme al fratello Augustin, che è anche il suo manager.
Le sue spiegazioni sono arrivate molto tempo dopo, a Cannes. “Non era una operazione per evadere il fisco”, spiega. “Ma solo per negoziare sui diritti dei film. Uno strumento in più di cui, in realtà, non avevamo bisogno”. In ogni caso, “non ne sapevo niente. Anche se questa non è una scusa buona. Se ci saranno conseguenze, me ne assumerò ogni responsabilità”. E comunque, se la questione è diventata un caso, è tutta colpa della mala educación della stampa, che “ha messo me in cima alla lista perché sono uno dei nomi più noti al grande pubblico. Il mio ruolo nella vicenda è stato sopravvalutato”.
Detto questo, rimane un regista di spessore, con film importanti e impegnati. Roba seria, non d’evasione. Per quella, fa altro.