Un secolo di moda in giro per il mondo

Come erano le acconciature delle coreane negli anni ’30? E le donne messicane preferivano il chignon o la coda? Una serie di video mette in mostra i cambiamenti nel fashion internazionale

Il giro del mondo della bellezza comincia qui: una serie di video realizzati da WatchCut che descrive come sono cambiate, in un secolo, le abitudini estetiche delle donne. È un punto di vista interessante: nei Paesi più industrializzati le mode e gli abiti rispecchiano le tendenze dei consumi. Gonne lunghe, gonne corte, pantaloni. In altri, come ad esempio l’Iran, riflettono anche i cambiamenti della politica. Fino agli anni ’70 andavano di moda lunghi capelli vaporosi, poi con la Rivoluzione del 1978 e l’instaurarsi del regime degli ayatollah il velo è diventato, se non obbligatorio, molto consigliato.

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Un caso da manuale è la Corea. Il Nord comunista ha seguito tempi e mode molto diverse dal Sud filo-occidentale, aperto al capitalismo e al mercato. Le donne del Nord preferivano pettinature sobrie e, spesso, i cappellini (all’inizio di tipo militare e poi, col tempo, sempre più vanitosi). Quelle del Sud, dagli anni ’60 in poi, si sono lanciate in acconciature sempre più vispe, con ciuffi e pose sbarazzine.

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Il Messico invece è un Paese che è rimasto sempre uguale a se stesso. Le stesse mode riflettono il mantenimento di uno stile – con le dovute variazioni – per tutto un secolo. È uno dei pochi casi in cui più che cambiare tutto per non cambiare nulla, non si cambia nulla per non cambiare nulla.

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Ma tutto da vedere è, invece, il video del Kenya. Anche nell’Africa nera le mode vanno e vengono, le collane si allungano e si accorciano, i capelli si spostano sia da una parte che da un’altra.