Il giro del mondo della bellezza comincia qui: una serie di video realizzati da WatchCut che descrive come sono cambiate, in un secolo, le abitudini estetiche delle donne. È un punto di vista interessante: nei Paesi più industrializzati le mode e gli abiti rispecchiano le tendenze dei consumi. Gonne lunghe, gonne corte, pantaloni. In altri, come ad esempio l’Iran, riflettono anche i cambiamenti della politica. Fino agli anni ’70 andavano di moda lunghi capelli vaporosi, poi con la Rivoluzione del 1978 e l’instaurarsi del regime degli ayatollah il velo è diventato, se non obbligatorio, molto consigliato.
Un caso da manuale è la Corea. Il Nord comunista ha seguito tempi e mode molto diverse dal Sud filo-occidentale, aperto al capitalismo e al mercato. Le donne del Nord preferivano pettinature sobrie e, spesso, i cappellini (all’inizio di tipo militare e poi, col tempo, sempre più vanitosi). Quelle del Sud, dagli anni ’60 in poi, si sono lanciate in acconciature sempre più vispe, con ciuffi e pose sbarazzine.
Il Messico invece è un Paese che è rimasto sempre uguale a se stesso. Le stesse mode riflettono il mantenimento di uno stile – con le dovute variazioni – per tutto un secolo. È uno dei pochi casi in cui più che cambiare tutto per non cambiare nulla, non si cambia nulla per non cambiare nulla.
Ma tutto da vedere è, invece, il video del Kenya. Anche nell’Africa nera le mode vanno e vengono, le collane si allungano e si accorciano, i capelli si spostano sia da una parte che da un’altra.