Una tomba scoperta in più: quella di Aristotele

Le ceneri del celebre filosofo greco sarebbero state sepolte nella sua città natale, cioè Stagira. Dopo 20 anni di scavo (forse) gli archeologi hanno trovato il sito giusto

Potrebbe diventare la futura destinazione di pellegrinaggio per i filosofi (a seconda delle varie scuole di pensiero, certo), o anche solo un sito archeologico da visitare in più, soprattutto in un’area della Grecia, la Calcidica, poco frequentata dal turismo internazionale. Un dispiacere per i locali che vogliono trarre qualche soldo, ma anche una consolazione per i pochi visitatori, perché si evitano alberghi esagerati in stile anglosassone.

Il nuovo punto di interesse sarebbe, secondo le rivelazioni, la tomba di Aristotele. Proprio lui, il padre della logica, l’inventore delle categorie, il maestro di color che sanno. Il filosofo greco, frequentatore dell’Accademia di Platone e poi fondatore del Liceo, la sua scuola di pensiero ai piedi del Licabetto, ad Atene, morì nel 322 a. C. a Calcide, dove risiedeva la madre. Le sue ceneri, però, furono seppellite a Stagira, città dove era nato nel 384 a. C. Il suo sepolcro era nei pressi dell’agorà della città, cioè nel pieno centro, per dare lustro ed esempio alla città. Aristotele già all’epoca era una celebrità.

Secondo quanto riporta Greekreporter, gli archeologi hanno scavato per almeno 20 anni nella zona. Facendosi largo tra una ex torre bizantina e il pavimento quadrato attorno, hanno trovato i resti di un muro semi-circolare, alto circa due metri da cui parte una via verso l’ingresso della tomba per coloro che volessero omaggiare il filosofo (esistevano, ai tempi). Che sia #lavoltabuona per i fan della Poetica, dell’Etica Nicomachea, della differenza tra phronesis e ed episteme, forse hanno un luogo dove ritrovarsi, che non sia solo dell’anima.

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