Le statistiche parlano: l’amore da sposati dura cinque anni

Quello da non sposati anche meno. Sono dati tratti da una ricerca dell’Istituto di statistica francese. Il periodo più difficile per mariti e mogli arriva dopo i quattro anni di unione. In Italia le dinamiche sono diverse

Secondo lo scrittore e pubblicitario francese Frédéric Beigbeder l’amore durava solo tre anni. Per le coppie sposate, a quanto pare, un po’ di più: cinque anni. Lo ha deciso l’Institut national de la statistique e des études économiques, dopo aver fatto una lunga ricerca nei casi di divorzio nel 2014.

I dati sono chiari. La durata media di un matrimonio francese è di 15 anni, e il rischio di divorzio diventa altissimo al quinto anno. In generale, è il periodo che va dai quattro ai sei anni di matrimonio quello più pericoloso, cioè dove si registrano i numeri più alti. E funziona così dagli anni ’70: non si può nemmeno parlare di novità.

In Italia, secondo i dati Istat relativi al 2014, ci si separa invece dopo 16 anni di matrimonio. Ma, come in Francia, i matrimoni più recenti durano sempre di meno. Oltralpe, spesso, si limitano a cinque anni e molti, addirittura, non superano nemmeno l’anno. In ogni caso, in Francia i matrimoni che resistono sono poco più della metà. Il 44% delle coppie francesi divorzia, ma almeno un quarto di questi finisce per creare nuovi matrimoni. Sono recidivi.

Gli italiani, invece, mostrano sempre una più scarsa propensione al matrimonio. Ci si sposa meno, sia al Nord che al Sud. Nel 2011 hanno convolato a nozze 205mila coppie. Nel 2012 erano 207mila, ma poi il crollo: 194mila nel 2013 e 189mila nel 2014. Non solo: ci si sposa sempre più tardi. In media gli uomini che vanno all’altare (o al tavolo del sindaco) hanno 34 anni, le donne 31. Se è vero che, come dicono i francesi, l’amore da sposati dura cinque anni, ci saranno molti scapoloni 39enni e tante donne libere a 36 anni. Sperando che, in realtà, le cose vadano bene per tutti.

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