Ci sono momenti in cui chiedere indicazioni stradali può essere molto imbarazzante. Lo sa bene chi viaggia per le campagne inglesi, costretto dagli sghirbizzi della storia e della geografia, a chiedere indicazioni per Fanny Barks (“Scorze di fica”), vicino a Middlesborough. O per Lickers Lane (“Vicolo dei leccatori”), una via di Prescot. O, peggio ancora, per Cockplay Hill (“Collina dei pompini & delle seghe”). Spostandosi, potrebbe succede di trovarsi lungo la via Behind Butts, cioè “Dietro ai culi”, o a Lady Hole (“Buco di donna”), nel Derbyshire. Molto awkward, come direbbero loro.
A prima vista sembrerebbe che gli antichi fondatori di villaggi e paesini avessero un particolare gusto per l’osceno e il volgare. Perché mai scegliere di chiamare il proprio comune Hunting Butts (“A caccia di chiappe”)? Va bene il senso dell’umorismo, ma non basta. Come spiegano sul sito di City Lab, dove si sono anche divertiti a creare una mappa di tutti i luoghi britannici dai nomi improbabili (improbabili = osceni ma divertenti), la questione si spiega in modo serio. È tutta colpa del cambiamento di significato che certe parole hanno subito nel tempo, soprattutto con il passaggio da una lingua a un’altra.
E così un paesino come Cocksfoot (“Piede di cazzo”), o uno come Cock Bridge (“Ponte del Pene”), in origine si riferivano a una persona, un certo Cocca – nome molto diffuso tra gli Angli – che avrebbe dato il suo nome al nuovo centro. Col tempo si è persa la coscienza della sua origine e Cock – povero Cocca – è diventato quello che è diventato. Lo stesso vale per i vari “Bottoms” (Fondoschiena) che si trovano sulla mappa: sono antichi modi per dire “valli”. E anche nel caso di Nether Wallop (“Picchiamento di chiappe”), nel Hampshire, non si è di fronte a un villaggio di amanti del sadomaso, bensì alle zone più profonde (“nether”, appunto) di un avvallamento creato da un fiume (in Antico Inglese, si diceva “wallop”). Lo stesso, infine, per Twatt, nelle Orcadi: niente a che vedere con “Fica” o “Cretino”, ma con una antica parola norrena che indicava una radura nella foresta.
C’è meno da ridere, insomma, se si va a guardare la storia della toponomastica. Ed è un peccato. Ma, almeno, non c’è più nulla da vergognarsi, quando si chiederà, cartina alla mano, di andare a “Strega del cazzo”, cioè a Cock Hag, rilassato paesino della Cumbria.