L’acquisizione dei servizi Internet di Yahoo da parte di Verizon per 4,8 miliardi di dollari segna la fine dei tentativi del Ceo Marissa Mayer di ravvivare una società vista da tutti come superata e difettosa. I libri di storia, però, ricorderanno anche i contributi di questa società al funzionamento di Internet. Ecco tre dei suoi successi fondamentali.
Le fondamenta finanziarie di Internet
Yahoo è stata costituita all’inizio del 1995, e in poco più di un anno ha segnato i suoi primi ricavi – un periodo pressoché impensabile per una startup odierna. Nei suoi primi anni la società ha aumentato rapidamente profitti e ricavi contribuendo alla definizione delle prime pubblicità online, il business model che oggi domina Internet. Un esempio è l’accordo stretto nel 1996 con il gigante Procter & Gamble per le sole occasioni in cui i link di una pubblicità venivano aperti, piuttosto che ogni volta che questi comparivano, una prima mosse verso il complesso sistema di monitoraggio e selezione delle pubblicità mirate cui siamo oggi abituati.
L’infrastruttura dei Big Data su cui posa oggi il mondo
Facebook, il governo degli Stati Uniti, e innumerevoli altre organizzazioni fanno affidamento su un software donato al mondo da Yahoo per gestire e analizzare gigantesche raccolte di dati. Il software, conosciuto come Hadoop, è nato nel 2006, quando Yahoo ha assunto due ingegneri software che lavoravano a un nuovo sistema di grandi dati ispirato al libro bianco rilasciato da Google. In poco tempo, Yahoo avrebbe cominciato a usare Hadoop internamente per poi rilasciarlo nel 2008 come progetto open-source. Da allora, molte società hanno basato la propria struttura, e la propria fortuna, su Hadoop. Intel, Google e T. Rowe Price hanno tutte investito in una società leader nello sfruttamento di Hadoop, la Cloudera, il cui valore è stimato intorno ai 4 miliardi di dollari – all’incirca quanto Verizon pagherà per acquisire parte di Yahoo.
Nei suoi primi anni la società ha aumentato rapidamente profitti e ricavi contribuendo alla definizione delle prime pubblicità online, il business model che oggi domina Internet
Il vasto potenziale dell’Internet cinese
Con una mossa che molti avrebbero definito rischiosa, nel 2005 il cofondatore di Yahoo Jerry Yang investe un miliardo di dollari e porta a segno uno dei risultati più lucrativi nella storia della Silicon Valley. Acquista il 40 per cento di una piccola startup di e-commerce di nome Alibaba, che negli anni successivi è diventata il più grande rivenditore online al mondo. La scommessa di Yang su Alibaba ha aiutato Yahoo a restare a galla negli ultimi anni, ma alla fine ha portato alla vendita di questi giorni. A confronto con i quasi 25 miliardi di dollari in azioni di Alibaba, i restanti beni e attività di Yahoo impallidiscono. L’investimento di Yang nella società, però, era stato corretto, perché aveva saputo identificare un enorme trend nel futuro di Internet. Società quali Alibaba e Baidu, che sono cresciute grazie alla vasta popolazione cinese connessa a Internet, stanno guardando sempre più ad altri mercati per continuare a crescere.