Chi lo direbbe: il badminton è uno sport difficilissimo

Il volano può viaggiare più veloce di una pallina da tennis. Vengono richieste doti atletiche insolite (molta resistenza e molta velocità) e i ritmi sono intensissimi

Uno degli sport più popolari al mondo, esclusi calcio e pallavolo, è – a sorpresa – il badminton. Lo si gioca volentieri in Gran Bretagna, Australia, Danimarca e gran parte dell’Asia, tanto da arrivare alle Olimpiadi. È anche uno degli sport più impegnativi. Anche se – a prima vista – con le racchette sottili, il delicato volano, gli abitini leggeri, potrebbe sembrare più uno svago che altro. Impressione sbagliata. E per farsi un’idea, basta considerare questi dati, presi da The Conversation:

1) Il volano del badminton, su uno smash, può raggiungere i 408 km/h
(al confronto, il record per una pallina da tennis su battuta è di 263,4 km/h; per una pallina da golf è 339,6%, per un pallone da calcio è 210,8 km/h. Lo diciamo subito: il volano è il più veloce di tutti).

2) Le sue partite durano, in media, tra i 40 minuti e l’ora completa e sono giocati ad altissima intensità: gli incontri durano di meno, ma i giocatori corrono il doppio dei tennisti (6,4 km contro 3,2 km) e colpiscono la palla quasi tre volte tanto. Non male.

3) Infine, è uno sport aerobico e anaerobico. È aerobico, come pensano in molti, perché i giocatori devono saper reggere almeno un’ora di incontro. Ma è composto da giocate continue e brevi. L’energia allora deriva sia dal sistema aerobico, al 60% e 70% e da quello anaerobico, al 30%.

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