Quando era George W. Bush a fare errori, tutti si sganasciavano dalle risate. Quando capita a Barack Obama, cala un velo di silenzio (aka censura) che impedisce alla sgrammaticatura di superare i confini della Casa Bianca. Eppure sì, la notizia è che anche Barry, il presidente più cool tra i presidenti più cool, ogni tanto sbaglia. Quandoque bonus dormitat Obama, insomma. Ma da tutte le cose negative, come diceva Silvio Berlusconi, si possono trarre cose positive. In questo caso, dagli errori del Presidente Usa si possono trarre lezioni per gli studenti di lingua inglese.
“I have to say that nobody was more suprised than me about winning the Nobel prize for Peace” , disse Obama, quando vinse il Nobel, rivelando un sincero stupore per il riconoscimento conferito – a distanza di otto anni, si può anche dire del tutto giustificato, vista la poca quantità di pace che ha portato sia nel mondo che negli Usa. Ma la frase, anche se sincera, sarebbe sbagliata. Sono in molti, tra i puristi, a ritenere scorretta la forma more than me. Anche se, in realtà, non lo è.
Come recita la grammatica inglese, nella lingua sono accettate entrambe le versioni: more than I e more than me.
Il problema è tutto nel fatto che than può valere sia come congiunzione che come preposizione (sulla questione c’è un dibattito che insiste da decenni, senza trovare soluzione). Se è congiunzione, allora è giusto dire more than I, come nel caso: John is taller than I (am). Se è preposizione, allora è corretto l’uso di than me, come nel caso: John is taller than me. Ma visto che non c’è chiarezza, entrambe sono accettate.
L’unica obiezione valida è che, in certi casi, l’uso di than me può rivelarsi ambiguo. Ad esempio, in una frase come John loves Julia more than me non è subito chiaro se John ami Julia più di quanto non la ami io o se John ami Julia di più di quanto lui non ami me. Una questione di lana caprina, ma da cui si può uscire con una soluzione semplice ed elegante: completare la frase. John loves Julia more than I do / more than he loves me. E così si capisce tutto.