Chi non ha un amico su Facebook che non fa altro che postare citazioni, frasi motivazionali, grandi espressioni – spesso scritte su fondali panoramici? Tutti ne hanno almeno uno e tutti lo disprezzano. E fanno bene: a quanto risulta da uno studio scientifico, le persone che postano queste frasi-perle-di-saggezza sono più stupide della media. Testuale: hanno un QI più basso.
Dopo aver sottoposto a un certo numero di persone alcune frasi, è stato chiesto loro di darne una valutazione. Alcune erano semplici ma piane: “Moltissime persone amano la musica”. Altre, invece, erano più profonde e impegnative: “La Natura è un ecosistema di consapevolezza che si autoregola”, inventata dal conferenziere Deepak Chopra. Altre ancora, invece, erano frasi a caso generate da un sito.
E guarda un po’, alcune persone non sono riuscite a cogliere la differenza tra le frasi più profonde (ma autentiche) e quelle inventate dal programma. Secondo il ricercatore a capo della ricerca, più che il senso della frase a queste persone piaceva il suono delle parole, il ritmo, la composizione. E questo non fa altro che confermare che “alcune persone sono più sensibili a questo genere di sciocchezze”.
Sarebbero, secondo il ricercatore, “meno riflessive, meno dotate di abilità cognitive (numeriche, verbali e di intelligenza fluida), commettono più confusioni ontologiche e credono con facilità ai complotti, alle credenze religiose, al paranormale, alla medicina alternativa e complementare”. E chissà, magari sono gli stessi che non vaccinano i figli.
In ogni caso, cercare qualche frase potente per farsi forza nella vita è anche lecito. Postarle ogni giorno su Facebook no. Al massimo, se proprio si vuole, si prendano quelle di Putin.