Attenzione: Hillary Clinton non è davvero Hillary Clinton, ma un sosia

È lei o non è lei? La rete impazzisce e analizza le immagini della candidata democratica: ci sono cose che non tornano. Forse ha una sosia per gli incontri meno rilevanti? O, peggio ancora, per nascondere la sue condizioni precarie di salute?

Hillary Clinton ha la polmonite? Nessun problema: la si può sostituire al volo con un’altra Hillary Clinton. Del resto, secondo le teorie dei complottisti, ce n’è più di una. Le loro affermazioni derivano dal classico impasto di fatti reali connessi in modo originale, qualche ragionamento e, infine, conclusioni a effetto per stupire con soddisfazione i lettori dei giornali mainstram.

Un esempio: in occasione della cerimonia per la commemorazione dell’11 settembre, la candidata democratica è svenuta (provocando uno strascico di reazioni spaventate o compiaciute). Poche ore dopo, invece, viene vista mentre esce dalla casa della figlia, e appare in gran forma (con ogni probabilità un tentativo di dimostrare come lo svenimento fosse una cosa passeggera e non preoccupante). Come è possibile? La risposta più semplice è che, dopo il crollo, si sia riposata e abbia preso qualche ricostituente. Ma sarebbe troppo banale: la riposta giusta, secondo i teorici del complotto, è che la Clinton abbia una controfigura.

Del resto la causa del mancamento non era “l’eccesso di caldo”, come venne detto dalle sue armate di uffici stampa, ma – come ammesso qualche giorno dopo – un caso di polmonite. Come può una donna malata mostrarsi in pubblico e salutare con tanta energia le telecamere fuori dall’appartamento di Chelsea? Semplice, non era lei. La teoria piace: nel giro di poche ore i tweet che la hanno propagata hanno superato quota 15mila, come documenta Vocativ. “Non c’è nemmeno un agente segreto intorno. Come mai?”, chiede uno. “È anche più magra della Clinton della commemorazione. Possibile?”. E poi “ha un dito medio più lungo del solito”. Insomma, quella Clinton non era la Clinton.

E allora chi era? La rete ha trovato anche un nome: si tratterebbe di Teresa Lilly Barnwell, un’attrice molto simile alla candidata democratica e che, per lavoro, la impersona (le due si sono anche incontrate, una volta. E pare che la Clinton le abbia detto per scherzo “Oh, tu potresti prendere il mio posto per fare tutte le cose che non voglio fare”. Una battuta che, in questi giorni, comincia ad assumere un sapore molto diverso). Lei ha smentito tutto (“Ero a Los Angeles”), ma chi le crede più?

Insomma, la malattia della Clinton, insieme alle speculazioni sulla sua controfigura, adesso vengono collegati: lei è malata (cosa che un candidato alla presidenza del Paese più potente del mondo non dovrebbe essere) e lo nasconde (e questo è vero). Per coprire le sue mancanze usa una controfigura, di fatto falsando la corsa alle presidenziali. Il gioco è durato fino all’11 settembre, quando le ipotesi sulle sue condizioni di salute hanno smesso di essere messe a tacere come espressione di propaganda trumpiana. Insomma, il quadro è cambiato. Come fare? C’è chi ha già trovato una soluzione: