Non basta saper parlare inglese per capire gli inglesi. Anche le frasi più semplici nascondono, in realtà, significati profondi che nessuna grammatica saprà spiegare. I british, per tradizione gentili e molto educati (prima delle cinque, poi passano al pub e tutto cambia), tendono a nascondere, dietro a formule molto comuni, altri sensi del tutto diversi. A volte perfino contrari. È il loro famoso understatement, che a volte – molto spesso, in realtà – diventa solo un modo per essere passivo-aggressivi.
Loro sono contenti così, e ne vanno fieri, come dimostra questo articolo apparso su The Independent. Una frasettina come “Excuse me”, scrivono, non significa “mi scusi”, come uno studente sarebbe portato a pensare: a seconda del tono, della situazione, dello sguardo, può anche voler dire “Guarda dove vai”, del tutto più rude. Ma ci sono altri casi:
“How’s things?”
significato semplice: “Come va?”
significato complesso: “Mi sono del tutto dimenticato qualsiasi dettaglio della tua vita, non so chi sei e non ho nemmeno nulla da chiederti”
“The weather is extraordinary at the moment, isn’t it?”
significato semplice: “C’è un tempo magnifico, non è vero?”
significato complesso: “Per favore, parlami. Siamo inglesi, per dio: devi rispondere che ‘forse è troppo caldo’ e riempiamo questo silenzio con una risata su quanto è buffo portare un maglione con questa temperatura”
“You should definitely come round for dinner”
significato semplice: “Sarebbe molto bello se passassi di qui per cena, una volta”.
Significato complesso: “Me ne sto per andare e non so come terminare questa conversazione. Ah, per favore non pensarci nemmeno a venire a casa mia”
“Fine”
significato semplice: “Molto bene”
significato complesso: “Molto male”