Energia pulita da oltre mille anni. A Nashtifan, piccolo paese iraniano a pochi chilometri dal confine con l’Afghanistan, i mulini a vento non hanno mai smesso di girare. In senso letterale, quasi: è da dieci secoli che si basa sulla stessa struttura, organizzata in modo da proteggere il villaggio dalle folate e, al termpo stesso, trarne l’energia necessaria per far girare ruote e macine.
I mulini a vento, fatti di argilla, paglia e legno si sono conservati nei secoli e continuano a girare. Sono i più antichi del mondo ma, a salvaguardarli, ormai, è rimasto solo il signor Etebari. Nessuno della sua famiglia o degli altri abitanti del villaggio vuole prendere il suo posto e occuparsi della tradizione dei mulini a vento.
Tutto finirà, allora, consumato? Nessuno interverrà? Il National Geographic, passando per il paesino, ha intervistato l’ultimo dei suoi guardiani, segnando – anticipando – forse la fine di un monumento che, con la sua antica tecnologia, è riuscito a vivere tantissimo. Nonostante i Nobel le giovani generazioni non sanno, povere loro, che le risposte sono tutte lì: nel vento.