Male di vivere, angoscia esistenziale, dolore diffuso. C’è chi si abbandona allo spleen, chi cerca conforto tra gli psicologi, chi invece – rivelando più saggezza – ascolta la musica. E si rilassa. Secondo Rachael Dove, neuro-scienziata e autrice di “Anxiety, The Epidemic Sweeping Through Generation Y”, c’è troppa agitazione in giro. È un’angoscia generazionale, dovuta (guarda un po’) all’eccesso di scelta, di offerta, di possibilità. Risolvere il dramma di una scelta giusta provoca difficoltà e dolore. Per farlo, forse, serve l’aiuto di una bella musichetta.
Gli scienziati, ebbene, l’hanno trovata. Secondo alcuni ricercatori del laboratorio Usa Mindlab International, in uno studio del 2013, la musica migliore per aiutare persone che cercano di risolvere un enigma sarebbe Weightless, opera della band Marconi Union. Secondo gli esperimenti il brano sarebbe in grado di provocare una riduzione del livello di ansia del 65%, e anche del tempo necessario per riposare (meno 35%). È così efficace che, secondo uno di questi ricercatori, non va ascoltata quando si sta al volante.