C’è tanta tristezza in Francia. L’elettore è spaesato, incupito, demoralizzato. Da un lato si trova il fascismo riverniciato di sovranismo di Marine Le Pen, dall’altro il neo-renzismo di Emmanuel Macron. In mezzo ci sono François Fillon, del centrodestra, che è riuscito a crollare nei sondaggi per aver dato un incarico fittizio (ma pagato con soldi pubblici veri) alla moglie, il socialista Benoit Hamon e Jean-Luc Mélenchon (tutti che rimano in -on, tranne la donna. Sarà un caso?).
E allora la soluzione è semplicissima: eleggere Barack Obama. Del resto, l’ex presidente americano è, al momento, disoccupato (come ci ha tenuto a far sapere kite-surfando nella magione di Richard Branson, e a giudicare dai tweet e dalle dimostrazioni, sembra ancora piuttosto apprezzato. Non è un’idea di LinkPop: lo hanno pensato dei francesi (incroyable, n’est pas?), che hanno perfino creato un sito, obama2017.fr, uno slogan come “Oui, on peut!” e lanciato una petizione per convincerlo a lasciare le spiagge e candidarsi.
Obama, sostengono, “ha il cv migliore di tutti per questa posizione”, dicono scherzando – ma non troppo. È ovvio che l’ex presidente Usa non potrà mai candidarsi, per la semplice ragione che non è francese. Di conseguenza, non si tratta di una proposta reale. Ma, come spiegano a Mashable, il loro intento è far riflettere i francesi su una questione importante: perché ci riduciamo per forza a votare contro un presidente, e mai per un presidente? Perché ci si deve sempre accontentare? Tutte domande che, in Italia, ci si fa da tempo. Benvenuti francesi. E la risposta? Boh.
Per questo Obama, con la sua retorica del cambiamento, il suo bel fisico, i modi ganzi e alcuni indubbi successi politici è diventato l’icona di un sogno: quello di una politica che sappia coinvolgere le persone
(Poi, certo, dopo arriva Trump e demolisce in una settimana quello che l’altro ha fatto in otto anni, ma pazienza: quello che conta è sognare, non guardare la realtà)