E adesso c’è un motore di ricerca apposta per i contenuti senza copyright

Il gruppo non profit Creative Commons ha deciso di rendere più facile per gli utenti della rete trovare e utilizzare i contenuti liberi da diritti. È anche un modo per portare avanti la loro filosofia

Il mondo della rete è una giungla di contenuti protetti da copyright. Per questo, il gruppo non profti Creative Commons (alla base della licenza Creative Commons) arriva in soccorso dell’utente e fornisce un motore di ricerca speciale: permette di trovare solo immagini, testi e musica liberi da diritti legali. La miniera del copyleft, insomma. Si chiama CC Search.

Per loro è “la porta principale per l’universo dei contenuti liberi”: tutti possono creare, mettere a disposizione della collettività e contare su una facilità di reperibilità e utilizzo maggiore. “Mette insieme i vari magazzini digitali di contenuti liberi da copyright, e dà agli utenti la possibilità di usare una sola interfaccia”. Insomma, è un sistema più efficiente. Aiuta gli utenti ma anche la filosofia CC, che può diffondersi con più grazia.

Certo, già Google da tempo aveva inserito un filtro specifico per le immagini in Creative Commons, ma adesso si fa sul serio: il nuovo motore di ricerca permette di trovare almeno 10 milioni di immagini da Flickr, e contenuti delle varie biblioteche digitali. C’è al New York Public Library, il Metropolitan Museum of Art e il Rijkmuseum. Ma è solo l’inizio: in rete “ci sono almeno mille miliardi di contenuti con licenza Creative”. Tutti potranno presto lavorarci.

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