Capelli di ghiaccio. Stalagmiti di barba. Baffi congelati. Poi, alla fine, una bella foto per la migliore acconciatura e si decide il vincitore. È uno dei concorsi più strani al mondo, l’International Hair Freezing Contest, che si tiene ogni anno a febbraio a Whitehorse, cittadina dello Yukon canadese, in occasione del Sourdough Rendezvous Festival.
Bel paese Whitehorse: per celebrare la ricca storia del villaggio, si fanno gare di lancio del tronchetto insieme al lancio dell’ascia. In più è prevista una corsa a ostacoli con sacchi di farina sulla schiena. Il tutto per ricordare le “sourdough”, delle ciambelle di lievito che venivano date ai cercatori d’oro che riuscivano a passare almeno un inverno in Alaska, e resistevano solo con quel tipo di nutrimento.
Dal 2011, però, c’è una novità: l’Hair Freezing Contest. Perché non ricordare, tra le sofferenze dei pionieri dell’800, anche il freddo glaciale che si depositava, sotto forma di ghiaccioli, sulle barbe lunghe e ispide? Già, perché no? E così è nata: i partecipanti si devono tuffare nelle sorgenti calde di un resort locale e bagnare barba e capelli. Poi, con l’aiuto del freddo glaciale di febbraio, lasciare che l’acqua si solidifichi in ghiaccio, magari cercando di inventare acconciature fantasiose. Alla fine, una fotografia e una giuria decideranno il vincitore (che sarà annunciato, però, a marzo). Un gioco simpatico che avviene ogni 24 febbraio.
All’inizio uno può anche ridere. Poi, considerando la situazione, la barba, la sofferenza e la totale mancanza di senso del tutto, la domanda sorge: ma davvero gli statunitensi volevano trasferirsi in Canada in caso di vittoria di Trump?