Grandi scoperte: i Neanderthal avevano una vocina stridula

Un team di scienziati si è riunito e, studiando gli scheletri dei nostri lontani cugini, hanno determinato il modo in cui suonavano i loro versi. Facevano piuttosto ridere

Scienziati, anatomisti, specialisti di biometrica, paleoantropologi ed esperti vocali si sono riuniti, tutti, per un grande obiettivo. Scoprire come suonava la voce di un Neanderthal. Potrebbe sembrare uno sforzo eccessivo per un obiettivo minore, ma almeno ci sono riusciti.

Secondo quanto spiega il documentario della Bbc, Neanderthal: The Rebirth, i nostri antichi cugini, più bassi e grossi – e di sicuro anche più brutti – avevano anche una vocetta sottile sottile, che li rendeva (possiamo immaginare) anche molto ridicoli agli occhi dei nostri antenati. Certo questo non ha impedito che alcuni di loro li scegliessero per accoppiarsi: si calcola che il 20% del genoma delle popolazioni non africane sia proveniente dai Neanderthal.

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Secondo alcuni scienziati si troverebbe una frequenza elevata di geni neanderthaliani nella pelle e nei capell. Hanno funzionato, con ogni probabilità, per rendere più semplice l’adattamento a un ambiente non più africano (più rigido). Sembra che risalirebbe ai Neanderthal, tra le altre, una variante europea che determina la colorazione della pelle (ma non sarebbe diffusa tra gli orientali).

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