Se dopo le parole del ministro del Lavoro Giuliano Poletti state considerando l’idea di iscrivervi al torneo di calcetto, ripensateci. Se è vero che non serve spedire curricula a destra e a manca, è anche vero che neppure il calcetto potrà aiutarvi nella carriera. Come dice questo articolo dell’Economist, state sbagliando sport. Dovete puntare su altro. Per la precisione, sul golf.
In questo pezzo del novembre 2011, che mostra il volto soddisfatto di un allora tenero magnate del mattone americano, il semi-sconosciuto Donald Trump, si elencano i motivi per cui i CEO che giocano a golf vanno avanti (get ahead), quelli che invece fanno altro (ad esempio giocano a calcetto, spiega proprio l’Economist) ricevono una paga inferiore del 17%.
Secondo Julian Small, allora a.d del Wentworth Golf Club, uno dei circoli più prestigiosi vicino a Londra, fornisce diverse spiegazioni. La prima è che “tutti possono giocare a golf, a qualsiasi età”. A differenza del tennis, che è divertente e di classe allo stesso modo, e a differenza del calcio, che non è nemmeno chic. E poi, per chi cerca di chiudere un accordo, è difficile trovare una decisione definitiva tra un dribbling e un tackle. La boxe, sotto questo aspetto, “è anche peggio”.
La seconda è che, funzionando con il sistema degli handicap, come l’equitazione, permette di fare gare tra persone con abilità molto diverse. “Questo lo rende molto più divertente”. Anche se – fa notare il magazine di Londra – molti furboni abusano di questo sistema per far vincere i loro clienti, e adularli.
È anche un gioco in cui l’attività di gioco effettiva occupa pochissimo tempo, per cui rimangono moltissime occasioni per chiacchierare e conoscersi meglio. Oltre che trattare i termini di un affare, discutere un’assunzione o trasferire informazioni rilevanti lontano da orecchie indiscrete. È questa, sostiene Small, la vera ricchezza del golf: “Permette di fare unt est del carattere di chi si ha di fronte”. Fa capire se regge alla pressione, se è in grado di mantenere la calma e se pensa in modo strategico. Tutte informazioni essenziali quando, per esempio, si deve decidere se accordare un prestito.
C’è un dettaglio in più: il golf si gioca senza arbitro. Non c’è nessuno che controlli se i giocatori compiono il percorso indicato, o se rispettano la posizione della pallina. È tutto delegato all’onestà del golfista. È un gioco in cui è così facile barare che, se si viene scoperti, il biasimo che discende è definitivo e rovinoso.
Insomma, per avanzare nella vita bisogna giocare, è vero. Meglio a golf che a calcetto. Ma va fatto tenendo sempre conto che, se non si possiedono abilità, correttezza e freddezza, sarà sempre difficile arrivare in alto.