Persone molto serie, anche troppo, che non sorridono mai. Poi, certo, bevono un po’ di vodka e cominciano a cantare. È l’immagine (o meglio, lo stereotipo) del russo tipico della Guerra Fredda, tutto d’un pezzo e irriducibile. Per questo motivo sorprende un po’ scoprire, nell’archivio Youtube della Mosfilm, la più grande casa cinematografica di epoca sovietica, anche tantissime commedie.
La Mosfilm è più nota per aver prodotto i capolavori di Sergei Eisenstein e Andrei Tarkovsky, e tutta una serie di altre opere che hanno definito non solo uno stile, ma tutta un’epoca. Tra i suoi tremila film (sì, sono tantissimi) ci sono anche lungometraggi divertenti, leggeri, distensivi.
Ad esempio, quelli di Leonid Gaidai, autore di Operazionei Y e le altre avventure di Shurik (1965), o di Un rapimento in stile caucasico (1967). La più nota, però è Il braccio di diamante (1969), insieme a Le dodici sedie (1971), ispirato al romanzo di Petrov. I classici sono una fonte continua di ispirazione, e lo dimostra anche Ivan Vasilievich cambia lavoro (1973), basato su un’opera teatrale di Bulgakov. (non può mancare anche Non è possibile! (1975)).
Insieme a lui c’è Eldar Ryazanov, più attento alla satira che allo humour. I suoi film erano incentrati a prendere in giro le assurdità della vita sovietica, come dimostra la sua Notte di Carnevale (1956), e il musical Ballata ussara (1962). Ma non bisogna perdersi nemmeno opere come Amore in ufficio (1977) e Una storia d’amore (1984).