Succede proprio così: nel bel mezzo di preghiera all’una del pomeriggio la televisione, sintonizzata sul canale religioso, comincia a trasmettere per mezz’ora un film porno (hard, molto hard). È capitato in Senegal, dove gli spettatori del canale religioso islamico Touba Tv, che di solito trasmette prediche e preghiere, hanno potuto assistere a un insolito diversivo nel suo palinsesto. Ed è scoppiata la protesta.
Come è possibile? Se lo sono chiesti gli utenti, e se lo è chiesto in via ufficiale il comitato di controllo per la televisione senegalese. “Per mezz’ora nessuno ha fatto nulla. Cosa è successo?”.
Le spiegazioni sono state piuttosto confuse. Forse un bug della rete, una svista. Le onde di Touba Tv si sono sovrapposte a quelle (criptate) di Boule Khool, un canale porno al 100%. Poi ci hanno ripensato. Tutta colpa di un attacco, hanno detto. C’è un nemico (non ben definito), “con una sua agenda segreta, che ha deciso di colpire il canale”. Sarebbe stato “un atto criminale”, hanno aggiunto, senza fornire particolari spiegazioni su come sarebbe avvenuta l’infrazione.
Insomma, nessuno ci ha capito granché. L’ipotesi di un sabotaggio appare piuttosto forzata. Quella di un errore sembra più probabile. Forse, più che un caso, è stato uno scherzo divino (il famoso umorismo di Allah), per distendere un po’ la tensione. Certo, il punto è sempre quello: tra un sermone e un dibattito teologico, ci sono stati trenta minuti di cosce e penetrazioni. Con il comprensibile smarrimento da parte dei fedeli, che si aspettavano il sacerdote e si sono trovati il missionario.