Ormai la politica è più debole dell’economia. Ma soprattutto, è più debole di Britney Spears. Cosa significa? Che il concerto della cantante, previsto a Tel Aviv il tre luglio di quest’anno, ha costretto i leader del partito laburista israeliano di spostare di un giorno la votazione per scegliere il loro leader. Se canta, non si vota.
La questione, come sottolinea il quotidiano Haaretz, è più o meno tecnica. Sia il concerto che le elezioni avverrebbero nel nord della città (la Spears si esibisce a Hayarkon Park, il Labour invece ha scelto il Convention Center, a due passi), per cui la sovrapposizione dei due eventi creerebbe qualche difficoltà.
Prima di tutto, con il concerto ci sarà meno personale disponibile per seguire le procedure di registrazione e di scrutinio dei voti. Gli steward e le guardie di sicurezza saranno impiegate per il concerto, lasciando meno scelta a disposizione e mettendo a rischio la votazione.
E poi, in linea secondaria, ci saranno senza dubbio – ammette qualche membro del partito – dei fedeli iscritti laburisti che, al tempo stesso, vorranno anche partecipare al concerto. Nonostante le due cose non si sovrappongono come orari, la strada per arrivare al Convention Center, luogo tradizionale per le votazioni dei laburisti, sarà bloccata dal traffico dei fan della cantante.
E allora, sulle note di One More Time gli elettori del labour israeliano dovranno aspettare qualche ora in più prima di esprimere la propria preferenza. Questo perché la politica conta sempre meno. Meno dell’economia, meno del traffico e meno di Britney.