Mistero svelato: ecco come finirono, tutti in una volta, i cavalieri

Alcune donne si lamentano che la cavalleria non c’è più, ma è vero da un pezzo. Almeno dal 1363, secondo questo interessante filmato (che non è un documento storico)

Sparirono alla fine del Medioevo, forse un po’ prima. Il momento esatto, però, è ancora argomento di dibattito tra gli studiosi di medioevo. Per Christopher Wilkins, per fare un esempio, l’ultimo cavaliere fu Edward Woodville, che errò per tutta l’Europa di battaglia in battaglia per morire nel 1488 in Bretagna, a pochi anni dalla scoperta dell’America e della conseguente fine del Medioevo. La datazione non è cosa da poco: secondo lo studioso, insomma, quello dei cavalieri è un fenomeno tutto medievale, che nasce e finisce lì.

Sarà così? Chi lo può sapere. La cavalleria è, in realtà, un grande mito. I cavalieri si sono adattati ai tempi e ai luoghi, modificando i loro codici d’onore, gli ordini d’appartenenza, perfino le divise. Non c’erano solo elmi spade e armature (e cavalli, ça va sans dire). Ma diventano quasi un mito.

Le loro imprese più o meno eroiche si fissano nell’immaginario collettivo grazie ai romanzi e alle leggende orali, da Lancillotto a Orlando. E passano nelle opere più letterarie dell’epica rinascimentale, approdando al romanzo (Don Chisciotte) e, alla rifioritura in epoca romantica. Poi finiscono nei film.

Ma quelli veri, i cavalieri in carne e ossa (a parte quelli che custodiscono il sacro Graal nei film di Indiana Jones) come sono finiti? Secondo questo simpatico filmato, tutte le discussioni degli specialisti sono inutili. I cavalieri sono finiti insieme, nello stesso istante e per lo stesso motivo. Così:

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter