Non solo Nazca: gli altri disegni misteriosi che si trovano sulla Terra

Negli Usa, in Kazakistan, in Gran Bretagna. L’umanità ha, nella storia, scolpito e composto immagini perché fossero visibili solo dal cielo. E nessuno ha ancora capito perché

Tante persone rischiano la vita sorvolando, a bordo di apparecchi mezzi scassati, le linee di Nazca, nel sud del Perù. Non sanno, gli sventurati, che esistono altri enormi disegni misteriosi sulla Terra che meritano, anche loro, una ricognizione accurata.

WHITE HORSE HILL

Ad esempio, in Inghilterra c’è il White Horse Hill. Sembra un’opera di design, ma è antichissimo. Si trova a Uffington, nell’Oxfordshire, e dovrebbe essere stato creato a metà tra l’età del Bronzo e quella del Ferro. È, senza dubbio, la più antica figura scolpita nella pietra di gesso. Cosa significa? Come per le linee di Nazca, le ipotesi si sprecano. Per gli studiosi potrebbe trattarsi di un modo per marcare il territorio, secondo altri potrebbe essere stato collegato a una serie di rituali legati alla fertilità e al benessere dell’area. Di sicuro, è un’ottima vista per gli appassionati di paracadutismo.

GEOGLIFI DELLA STEPPA

In Kazakistan, in un territorio meno battuto di Nazca, ci sono i “geoglifi della steppa”. Sono circa 260 disegni di ampie dimensioni, tutti nella zona del Turgai, che raffigurano figure geometriche più o meno complesse (quadrati, croci, cerchi e svastiche). Sono piuttosto sconosciuti perché sono stati scoperti nel 2007, da un utente della rete che navigava su Google Maps (in cerca di cosa, poi, chissà). Anche in questo caso sono più le domande che le risposte. Che origine hanno? A che epoca risalgono? Secondo alcuni studiosi potrebbero addirittura essere stati creati 8mila anni fa. Secondo altri sarebbero più recenti, cioè vecchi solo di 2.800 anni. Chi li ha fatti? Mistero. Forse una tribù nomadica della zona, i Mahandzhar, che viveva nell’area nell’antichità. A cosa servivano? Forse per segnare i movimenti del Sole, ipotizzano alcuni. Ma dal momento che non si sono fatti ancora scavi, tutto è ancora pura speculazione.

BLYTHE INTAGLIOS

Non potevano mancare gli Usa. Con i Blythe Intaglios, cioè sei figure scavate nel terreno, di cui una raffigura un uomo e un’altra un animale. Si trovano a ovest del confine tra California e Arizona (quindi in California). Scoperte nel 1930 durante una ricognizione in elicottero, mantengono ancora molti dei loro misteri. Secondo la tribù dei Mohave sarebbero opera dei loro antenati, creati circa 450 (o 2.000?) anni fa. Sarebbero la rappresentazione di Mustamho, il creatore della tribù. L’animale, invece, Hatakulya. La cosa più interessante, però, è che sono disegni impossibili da vedere dal livello del terreno. Come per Nazca, non è chiaro a chi si rivolgessero.

PARACAS CANDELABRA

Infine, ancora in Perù: a parte la succitata Nazca, è interessante anche il sito di Paracas Candelabra. Come spiega il nome, si tratta dell’immagine scolpita di un Candelabro, e si trova nel nordovest del Paese, nella penisola di Paracas, vicino alla baia di Pisco. Un geoglifo enorme, profondo un metro nella terra, che dovrebbe risalire al 200 a.C. Non è chiaro (nemmeno qui) a cosa servisse, ma dal momento che l’area era zona di navigazione, non è da escludere che si trattasse di un punto di riferimento per le barche.

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