Visto che il futuro è in mano agli imprenditori, la cosa migliore è preparare i propri figli per diventarlo. È un problema educativo serio: l’imprenditorialità è una dota che si acquisisce o si ha nel sangue? Secondo alcuni espertoni (ad esempio su Fast Company) è più o meno come una lingua straniera. Si può imparare, ma la si sa bene solo se si comincia da piccoli. E allora, cosa devono fare i genitori che sperano di avere un futuro membro di Confindustria in casa?
Non è semplice. Questo articolo del País cerca di documentarsi, domandando a vari coach, imprenditori, e personaggi di successo. Quello che emerge (e che appare anche abbastanza ovvio) è che non esiste una ricetta specifica. Di sicuro, però, qualcosa si può fare.
Parlare di lavoro
La cosa migliore che un genitore può fare con i figli è non escluderli dalla sua attività lavorativa. Questo non vuol dire portarli in ufficio mentre bisogna chiudere un affare con un cliente, ma soltanto evitare di tracciare linee di demarcazione tra i due ambienti: quello della famiglia e quello del lavoro. I bambini avranno subito familiarità con il concetto di lavoro, in particolare con le questioni più concrete – ad esempio, la necessità dello stipendio, o il meccanismo delle ferie, o la conformazione di un ufficio. Sapranno anche fin dall’inizio che ogni mestiere richiede preparazione, e che la preparazione non si improvvisa ma si acquisisce negli anni.
Insegnare la libertà
Tutto questo però non crea l’imprenditore, ma il lavoratore. La differenza tra le due figure, pare, sta nelle ambizioni e nel carattere. Secondo Elena Huerga, coach di sviluppo professionale, la qualità del leader (o almeno le sue tecniche) possono essere apprese fin dalla tenera età. “È importante inculcare la capacità di essere liberi, e soprattutto la sicurezza in se stessi”. Quando saranno adulti “potranno capire a quale attività dedicarsi sobbarcandosi tutte le responsabilità”.
Spiegare la creatività
Ogni genitore dovrà seguire con attenzione tutti gli interessi del figlio, cercando di cogliere le migliori inclinazioni. “Ma occorre insegnare molti modi di lavorare”. Non solo saper eseguire bene: ma devono imparare a creare idee, pensare a progetti (anche piccoli), saper sognare e “portare a termine quello che cominciano”. È una buona educazione, in generale. Poi, se diventeranno imprenditori di successo, sarà tanto di guadagnato.