Il più grande campione russo di hockey? È Vladimir Putin

Il presidente ha cominciato a giocare poco prima di compiere 60 anni, ma dimostra una certa classe e una personalità così forte da intimorire gli avversari. Dopo un’annata difficile si è ripreso

Nella carriera di un grande campione sportivo esistono periodi di alti e di bassi. Dopo una lunga crescita in termini di vittorie e risultati, è difficile non passare un momento di crisi. Succede a tutti. Perfino a campioni insoliti come Vladimir Putin, il presidente russo che non perde mai. O quasi.

Come dimostra questa attenta analisi dei successi di Putin nell’hockey, altro sport che pratica con una certa assiduità insieme al judo – ma che ha cominciato appena prima di compiere 60 anni a dimostrazione che è lo spirito che conta, non il fisico – il suo anno peggiore è stato il 2016: un solo punto segnato.

Eppure aveva cominciato bene: nel 2012 aveva fatto due punti. Nel 2014 ben sei gol e cinque assist, confermandosi un elemento prezioso per la squadra. Nel 2015 – suo anno di grazia – arriva a otto gol, ma il numero di assist non è noto. Comincia il lieve calo, sempre nel 2015, a ottobre, con sette gol, per arrivare al crollo del 2016: un gol solo e due assist.

Sembrava una carriera finita. E invece si è ritrovato nel 2017: sei gol, cinque assit. È il grande ritorno del presidente? Chi può dirlo. Di sicuro era molto soddisfatto quando la giornalista lo ha raggiunto per chiedergli un parere sul licenziamento di Comey, il capo del Fbi, da parte di Trump. “Noi non c’entriamo”, ha detto, brandendo la mazza.

È un capo di stato sui generis, in grado di mescolare lo sport alla politica. E proprio per questo vogliamo dedicare un pensierino ai suoi avversari, in particolare nei momenti in cui serve contrastarlo o – addirittura – commettere fallo ai suoi danni. Putin è un giocatore sportivissimo sul campo. Fuori, chi lo sa.

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