Un grande interrogativo attraversa le menti di chi cerca di imparare l’inglese: si scrive organize o si scrive organise? La pronuncia è la stessa, ma la scrittura no. I più saputi, con disprezzo, spiegheranno (se ne hanno voglia) che vanno bene entrambe le dizioni e che la differenza dipende solo dalla provenienza: –ise se britannica o –ize se americana. È vero. Ma la regola, come sempre in inglese, ha una marea di eccezioni.
Parole come realize, finalize e organize (americane) hanno il corrispettivo, nello spelling inglese, in realise, finalise e organise. Ma attenzione: gli inglesi hanno la mente aperta e accettano come regolare anche la terminazione in -ize. Gli americani no.
Non solo: a complicare le cose intervengono alcune parole che, sia in Inghilterra che in America, hanno come terminazione -ise. Si tratta, per essere pignoli, di parole in cui -ize non è una terminazione pura, ma è parte di un’altra terminazione con cui viene formata la parola. Come -cise, (cioè “taglio”), che deriva da un’antica radice latina e si ritrova in excise. O -mise (“mandare”), che si trova in promise, o -prise (“prendere”), che si affaccia in surprise.
Una lista quasi completa comprende advertise, advise, apprise, chastise, comprise, compromise, despise, devise, disguise, excise, exercise, improvise, incise, prise, promise, revise, supervise, surmise, surprise, televise.
Esistono, proprio per intorbidare acque già torbide, anche parole che in inglese British finiscono -yse e solo con -yse. E che in America finiscono con -yze, e solo con -yze. Si tratta di analyse, catalyse, electrolyse, paralyse, breathalyse, dialyse, hydrolyse e psychoanalyse. Come si nota, sono tutti termini scientifici. Non è un caso: l’uso di -yse dipende dal rispetto della radice greca -λυσ, non tanto dalla natura della terminazione. Gli americani, invece, dicono analyze, dialyze, psychoanalyze etc. etc. Perché nel nuovo modo non ci si occupa di queste cose vecchie.