Una vacanza che non ci si aspetta. Per chi non sa cosa fare nei prossimi mesi (inteso: i mesi autunnali e invernali), una meta c’è: il Qatar. Il piccolo Paese dalle grandi ambizioni appena messo al bando dal resto degli Stati vicini perché finanzierebbe il terrorismo (fosse l’unico) ha molte ambiguità e, di conseguenze, anche lati positivi.
Ad esempio, a Doha, la capitale, c’è un bellissimo museo di arte islamica, le cui collezioni sono tra le più interessanti di tutto il mondo musulmano. Non bastasse, è notevole anche l’ubicazione stessa del museo, che si trova su un’isoletta artificiale nella baia della città (da non trascurare anche l’achitettura). Se si passa per la capitale del Qatar e si ha un paio di ore a disposizione, è una tappa imperdibile.
Il visitatore non può perdersi nemmeno un giretto al Suq Waqif, il mercato più bello della città. Si trova a pochi passi dal museo ed è stato rimesso a nuovo in tempi recenti. L’obiettivo del restyling era porre in evidenza i tratti tipici (i migliori, si suppone) dell’architettura qatarina. Il Suq Waqif è uno dei luoghi più antichi del Paese e senza dubbio uno dei più suggestivi. Come (quasi) tutti i mercati dela umma, è composto da stradine lunghe e tortuose, costellate da negozi e bancarelle. In mezzo, ci sono caffè e ristoranti dove si può fumare il narghilé. Ad aprile si tengono anche spettacoli acrobatici, danze e incontri tra wrestler. L’orario migliore per la visita? Le sei del pomeriggio.
Non è finita. Nonostante non si possa mettere a confronto con la grande moschea di Abu Dhabi, la Grande Moschea di Stato (sempre a Doha) è un punto di riferimento per capire la città e il Qatar in generale. Mescola elementi di stile antico a scelte architettoniche più recenti. Non ci sono stravaganze: solo un ambiente ampio e solido (e, a quanto dicono, molto ben tenuto). Come tutte le moschee, ha le sue regole (i bambini non sono ammessi, le donne devono attenersi a rigido codice vestiario) e i suoi orari.
Insomma, il Paese oggi più isolato del medioriente ha qualcosa da dire, anche solo dal punto di vista artistico, a chi volesse visitarlo. Certo, vista l’interruzione dei voli, sarà un po’ meno facile di prima arrivarci.